Affari Europei

Brexit, May chiede proroga al 30 giugno. "Pronti a votare alle europee"

Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk sta valutando la possibilità di offrire al Regno Unito una proroga "flessibile" di 12 mesi per la Brexit

Brexit: May, pronti a elezioni Ue in caso rinvio oltre 23 maggio

Il governo britannico punta a una Brexit con accordo entro il 23 maggio in "modo da non partecipare alle elezioni europee". Ma se questo non dovesse essere possibile, Londra "sta portando a termine i preparativi per fissare le elezioni europee". E' quanto scrive la premier britannica, Theresa May, nella lettera inviata al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in cui chiede un rinvio della Brexit al 30 giugno. "Non e' nell'interesse ne' del Regno Unito, in quanto Stato membro uscente, ne' dell'Unione europea nel suo complesso, che la Gran Bretagna tenga elezioni per il Parlamento europeo. Tuttavia, il Regno Unito accetta il punto di vista del Consiglio europeo secondo cui se il Regno Unito dovesse ancora essere uno Stato membro dell'Ue il 23 maggio sarebbe giuridicamente obbligato a tenere le elezioni. Il governo sta pertanto intraprendendo i preparativi legittimi e responsabili per questa contingenza, anche al riferimento del decreto per fissare la data delle elezioni", si legge nella lettera. 

BREXIT: TUSK PENSA A PROROGA 'FLESSIBILE' DI 12 MESI

Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk sta valutando la possibilità di offrire al Regno Unito una proroga "flessibile" di 12 mesi per la Brexit. Lo rivela una fonte Ue alla Bbc, secondo cui a Londra sarebbe consentito di lasciare l'Unione Europea non appena il Parlamento ratificherà un accordo di divorzio. Tusk "ritiene" che questa proposta "andrebbe bene sia all'Ue che al Regno Unito - sostiene la fonte - perché potenzialmente eviterebbe a Bruxelles di dover affrontare richieste britanniche per più estensioni brevi ogni poche settimane". Intanto oggi sono attesi nuovi contatti tra il governo della premier Theresa May e l'opposizione laburista nel tentativo di arrivare ad una proposta di compromesso da far votare in Parlamento prima del Consiglio europeo straordinario del 10 aprile, due giorni prima della data fissata per la Brexit. 

BREXIT: DOWNING STREET, NUOVO INCONTRO CON LABOUR E' STATO PRODUTTIVO

Si è conclusa la seconda giornata di colloqui tra il team di Theresa May, guidato da David Lidington, braccio destro della premier, e la delegazione laburista, guidata dal ministro ombra per la Brexit, Keir Starmer. In una nota diffusa da Downing Street, l'incontro, durato quattro ore e mezzo, viene definito "dettagliato e produttivo". Il governo e l'opposizione contano di "incontrarsi nuovamente domani per trovare una strada che possa realizzare il dettato del referendum, consapevoli della necessità di compiere progressi prima del prossimo Consiglio europeo". Anche il Labour ha diffuso una nota, confermando la natura "dettagliata" e "tecnica" dei colloqui e la volontà di incontrarsi nuovamente. E intanto come dichiarato da Philip Hammond, consigliere dello scacchiere e membro del governo, si sta facendo strada l'ipotesi di un secondo referendum.