Affari Europei
La spia del dossier Trump-Mosca indagó anche su Kristalina Georgieva
E' sparito Christopher Steele, l'ex spia britannica autore del dossier su Donald Trump e Vladimir Putin. Indagó anche su Kristalina Georgieva
E' scomparso nel nulla Christopher Steele, l'ex 007 di Sua Maestá autore del dossier che svelerebbe i legami tra Donald Trump e Vladimir Putin. Steele aveva rifiutato molte richieste di intervista affermando di essere "terrorizzato per la sua sicurezza".
Pubblico il dossier sui legami Trump-Putin
Il dossier, reso pubblico mercoledì, circolava da mesi nelle mani di giornalisti e personalità politiche. Secondo il quotidiano britannico Telegraph, Steele, consulente di intelligence (guida la Orbis Business Intelligence con sede a Londra) ed ex agente del M16, é sparito mercoledì mattina dalla sua abitazione, quando si é reso conto che il suo nome sarebbe diventato pubblico, e ora teme per la sua vita: "E' terrorizzato per la sua sicurezza e quella della sua famiglia", ha rivelato una fonte a lui vicina.
Steele indagó anche sull'ex commissaria Ue Kristalina Georgieva
Steele avrebbe anche investigato su Kristalina Georgieva, l'ex commissaria europea con passaporto bulgaro. Secondo il sito EurActiv l'ex 007 britannico si sarebbe messo in contatto con il governo bulgaro per indagare nel passato della politica, specialmente sui suoi presunti legami con la criminalità organizzata. E lo avrebbe fatto per conto del governo statunitense durante la lunga campagna verso l'elezione del nuovo segretario generale delle Nazioni Unite, poltrona a cui aspirava proprio la Georgieva.
Il capo della Cia: "dossier falso e inventato"
Intanto il presidente americano eletto, Donald Trump, ha reso noto che il direttore dell'intelligence Usa, James Clapper, lo ha chiamato mercoledì sera per "per denunciare il rapporto falso e fittizio che é stato fatto circolare illegalmente". Secodno il presidente si tratta di "tutti fatti costruiti, fasulli: non va bene", ha aggiunto Trump con uno dei consueti 'tweet' che scrive appena sveglio.
Era stato lo stesso Clapper, con un comunicato davvero insolito, a rendere noto mercoledi' sera di aver parlato con Trump per esprimergli la sua "profonda costernazione" per gli ultimi sviluppi, denunciando le fughe di notizie sui media ma manifestando anche il suo scetticismo in ordine al dossier e infine rassicurando il futuro presidente americano sulla lealta' delle spie americane.