Conti pubblici, Bruxelles: nel lungo periodo rischio di shock economici - Affaritaliani.it

Affari Europei

Conti pubblici, Bruxelles: nel lungo periodo rischio di shock economici

La situazione dei conti pubblici italiani resta critica, secondo la Commissione europea. Nel "Rapporto sulla sostenibilita' fiscale 2015" pubblicato oggi l'Ue evidenzia che "il debito pubblico rimane molto elevato, rappresentando cosi' una delle principali fonti di vulnerabilita' per l'economia italiana". In particolare, si legge nello studio delle direzione generale per gli Affari economici, "l'elevato debito pubblico limita la capacita' del paese di reagire agli shock economici e lascia esposta a possibili aumenti dei rendimenti dei titoli sovrani".

Un indebitamento eccessivo "influenza negativamente l'attivita' economica" dei paesi dell'Eurozona "con implicazioni negative per l'occupazione". In particolare, si legge nel rapporto trimestrale sull'Eurozona pubblicato il 12 gennaio dalla Commissione europea, "elevati squilibri esterni rendono un paese vulnerabile agli shock macroeconomici", e ancora "il peso del debito scoraggia famiglie e imprese da effettuare nuovi investimenti".

I risultati dello studio confermano l'esistenza di marcate asimmetrie cicliche fra i diversi paesi, come sintetizza nell'introduzione al rapporto Marco Buti, direttore generale del settore Economia e Finanza dell'esecutivo. "Alcuni stati sono entrati nella clisi finanziaria globale in una situazione molto piu' precaria di altri, a causa degli squilibri accumulati precedentemente. Gli effetti di queste vulnerabilita' sono state amplificati da shock specifichi come il circolo vizioso fra crisi del debito sovrano e crisi bancarie, effetti di contagio fra paesi, interruzioni improvvise dei flussi di capitale".

Secondo i tecnici della Commissione, per far fronte a tali asimmetrie sono necessarie azioni in quattro aree: il completamento dell'Unione bancaria e la realizzazione dell'Unione dei mercati di capitali, la riduzione dei debiti ereditati dal passato, aggiustamenti basati sui mercati, che potrebbero essere rafforzati da ulteriori riforme strutturali soprattutto nel mercato del lavoro e infine una maggiore condivisione dei rischi fra stati che vada oltre l'Unione bancaria.

Borsa: chiude in ribasso peggio di Europa, -2,03%
Chiusura di seduta in netto ribasso per la Borsa, oggi la peggiore d'Europa, ancora un volta indebolita dai titoli bancari. L'indice Ftse Mib segna un calo del 2,03% a 18.641 punti, All Share sul -1,54%. Per Piazza Affari un inizio di settimana negativo, con i dubbi e i timori sul comparto bancario che sono tornati alla ribalta; il mercato rimane diffidente riguardo al problema delle sofferenze e l'impressione e' che l'incertezza continuera' finche non si trovera' una soluzione sulla bad bank. Nel frattempo si susseguono i report poco lusinghieri sul settore, l'ultimo dell'agenzia di rating Dbrs. In mattinata il mercato ha avuto un avvio promettente, sulla scia delle borse asiatiche in ripresa, ma la tendenza si e' invertita presto dopo il dato negativo dell'Ifo tedesco, l'indice che misura la fiducia degli imprenditori, e il calo del prezzo del greggio.

Bce: Draghi, chi ci ha criticato ha avuto torto
"La Bce sta contribuendo a una ripresa ciclica adempiendo al suo mandato sulla stabilita' dei prezzi. Le preoccupazioni riguardanti la politica monetaria non reggono davanti all'evidenza dei fatti. Le critiche alle nostre decisioni di politica monetaria si sono continuamente rivelate sbagliate". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi nel discorso che ha tenuto alla nuova sede della borsa tedesca a Eschborn. "La Bce - aggiunge - ha agito in modo indipendente dal sistema politico per la salvezza dell'area euro nel suo complesso". "Per trasformare la ripresa ciclica in una ripresa strutturale anche altri devono fare la loro parte - conclude Draghi - Questo significa azioni concertate di politica di bilancio, riforme strutturali e ridurre l'incombente indebitamento. Piu' di tutto dobbiamo continuare a completare il processo dell'Unione monetaria su tutti i fronti".