Affari Europei
Elezioni europee, ecco il programma Cdu/Csu: "Conservatori ed europeisti"
La Cdu e la Csu hanno varato il loro programma in vista delle elezioni europee
Elezioni europee: "conservatori ed europeisti", ecco il programma Cdu/Csu
Decisamente conservatori e fieramente europeisti. La Cdu e la Csu - ossia i cristiano-democratici tedeschi insieme ai loro "cugini" bavaresi cristiano-sociali - hanno varato oggi il loro programma in vista delle Europee: per la prima volta lo presentano insieme e per la prima volta sotto le insegne di un unico "candidato di punta", ossia il capogruppo del Ppe Manfred Weber, uno dei "papabili" alla successione di Jean-Claude Juncker alla guida della commissione Ue. Ventidue pagine di programma - - intitolato "La nostra Europa rende forti" e votato all'unanimita' - tutte nel segno di una sfida decisa nei confronti "dei populisti di destra e sinistra", cosi' come ovviamente nei confronti dei sovranisti ("Gli uni vogliono un'Europa dei divieti, gli altri vogliono distruggere l'idea europea" si legge nel testo), questo mentre a livello nazionale e' evidente il tentativo di prendere le distanze, oltreche' dall'ultradestra dell'Afd e dai Verdi, anche dai socialdemocratici, attualmente alleati nella Grosse Koalition sotto la guida di Angela Merkel. "L'Europa non deve diventare la pedina nel gioco dei potenze estranee", esordisce, presentando il programma a Berlino, la leader della Cdu, Annegret Kramp-Karrenbauer, secondo cui "e' necessaria un'Europa forte e unita, affinche' gli Stati Uniti e la Cina non possano determinare da soli le regole da gioco globali". L'Ue deve avere un ruolo primario, insiste "AKK" - come viene chiamata - per esempio "nella sicurezza e nella politica estera, nella difesa delle frontiere esterne e nel cercare risposte comuni sul fronte delle migrazioni". Quello che Weber, dal canto suo, definisce "il mega-tema".
Elezioni europee, la Cdu attacca i socialdemocratici
Nondimeno, Kramp-Karrenbauer coglie l'occasione per attaccare frontalmente i socialdemocratici, colpevoli di "anteporre gli interessi interni del partito alla collaborazione europea" per la proposta di estendere di sei mesi il divieto di esportazioni di armi verso l'Arabia Saudita. A detta di AKK, si tratta una "fissazione fatale per lo spirito europeo" (il riferimento e' a Parigi e Londra, molto critiche nei confronti della posizione tedesca, decisa dopo l'uccisione del giornalista dissidente saudito Jamal Khashoggi). E' ovviamente d'accordo Soeder, secondo cui il comportamento della Spd "e' dovuto piu' che altro alla campagna elettorale". Sul fronte interno, la presentazione del programma e' tutta rose e fiori. Sia AKK che Markus Soeder - presidente della Csu, nonche' governatore della Baviera - hanno voluto sottolineare che alla luce delle infinite polemiche degli scorsi anni "era tutt'altro che scontato" che i due partiti riuscissero a mettere insieme un programma comune per le Europee. "Siamo ad un nuovo inizio nella collaborazione tra i nostri due partiti", insiste Soeder, vedi per esempio al capitolo sicurezza interna, tema caro agli elettori piu' conservatori. A Berlino gli osservatori concordano: nel lungo dopo-Merkel avviate contro le dimissioni dalla guida del partito, Cdu e Csu si profilano a destra dello spettro europeista in vista dell'appuntamento elettorale di fine maggio. Socialdemocratici e Verdi sono avvertiti. A Berlino e a Bruxelles.