Elezioni Francia, Macron vola nei sondaggi
Si vota per il rinnovo del Parlamento francese. Macron vola al 30% nei sondaggi, giù i Repubblicani, scompaiono i socialisti. Solida maggioranza per En Marche!
C'era un solo rischio per Emmanuel Macron dopo la vittoria alle presidenziali francesi: avere un Parlamento con una maggioranza a lui avversa. E' la cosiddetta 'coabitazione' che diversi presidenti francesi hanno sperimentato. Una situazione di stallo, di ingovernabilità, che non mette il presidente nelle condizioni di governare avendo l'Assemblea nazionale contro.
Il rischio di un partito non radicato sul territorio
Come per la Gran Bretagna, anche in Francia si vota in collegi uninominali con maggioritario a doppio turno. Questo significa che tra elettore ed eletto il legame é forte e Macron ha il grande difetto di non avere un partito strutturato alle sue spalle. Anche se molti dal partito socialista a quello repubblicano sono passati alla sua formazione, nelle varie circoscrizioni ci sono spesso volti non conosciuti. Il rischio, dicono gli analisti, é che gli elettori si rifugino nei vecchi politici che conoscono da anni. Ma gli ultimi sondaggi sembrano far sfumare questo pericolo.
I sondaggi rincuorano Macron
Le intenzioni di voto verso il movimento di Macron sono salite fino a superare abbondantemente i voti che il neo-presidente aveva raccolto al primo turno (il 24% circa dei suffragi). Ad oggi, tutti gli istituti di sondaggio stimano un consenso verso i candidati di En Marche intorno al 30%, se non superiore. I candidati repubblicani, che nel 2012 da soli avevano raccolto il 27% dei voti, stavolta si fermerebbero poco sopra il 20%, insieme ai loro alleati minori. Ancora peggio andrebbe ai candidati socialisti, che cinque anni fa erano stati il primo partito con il 29%, raccoglierebbero stavolta solo il 9%. Gli unici a far registrare un miglioramento sarebbero i candidati dei partiti agli estremi: a sinistra quelli della federazione di Melenchon, La France Insoumise; e a destra quelli del Front National, che pero' otterrebbero meno voti di quanti ne ottenne Marine Le Pen alle presidenziali, fermandosi tra il 17 e il 18%.
In Parlamento una maggioranza solida
Come si rifletterà questo sulla composizione dell'Assemblea Nazionale? Trattandosi di un sistema con collegi uninominali, peraltro a doppio turno, si possono solo fare delle ipotesi. Eppure, il vantaggio di En Marche nei sondaggi fa sí che le stime fatte finora disegnino un quadro estremamente favorevole per Macron. I candidati del suo movimento (e degli alleati minori del MoDem) potrebbero ottenere da un minimo di 320 a un massimo di oltre 420 seggi. Molti di piu' dei 292 necessari per una maggioranza.
Scompare il Partito socialista
La prima opposizione in parlamento sara' verosimilmente rappresentata dal centrodestra repubblicano: questo vuol dire che sotto la presidenza Macron il partito socialista rischiera' seriamente la marginalizzazione definitiva dalla scena politica. L'estrema sinistra e' gia' "presidiata", e per il partito che fu di Mitterrand e Jospin restare schiacciato tra Macron e Melenchon potrebbe risultare fatale.