Affari Europei

Elezioni Regno Unito 2019, Corbyn insegue Johnson: ma ha il nodo antisemitismo

Giovedì 12 dicembre si terranno le elezioni in Regno Unito per decidere chi sarà il prossimo inquilino di Downing Street tra Boris Johnson e Jeremy Corbyn

ELEZIONI REGNO UNITO 2019: CORBYN PROVA A RECUPERARE MA JOHNSON E' IN VANTAGGIO

Ormai ci siamo. Giovedì 12 dicembre si terranno le elezioni in Regno Unito per decidere chi sarà il prossimo inquilino di Downing Street tra Boris Johnson e Jeremy Corbyn e soprattutto chi dei due sarà chiamato a gestire la conclusione (forse) dell'infinito e tormentato processo sulla Brexit. I programmi economici sono stati illustrati nelle scorse settimane ma ormai, in vista anche del dibattito televisivo finale, tra i due contendenti è arrivato il momento dei colpi bassi e delle accuse incrociate. Ogni occasione è buona per attaccare l'avversario. Ma tra Johnson e Corbyn, è forse il leader labourista, che negli ultimi sondaggi appare ancora in svantaggio, che forse potrebbe perderci di più.

ELEZIONI REGNO UNITO 2019: QUELLE ACCUSE DI ANTISEMITISMO CHE PREOCCUPANO I LABOUR

In particolare, a insidiare Corbyn ci sono le accuse di antisemitismo ai Labour, tema molto delicato in Gran Bretagna. A quanto riferiscono diversi media britannici, è riemerso un video del 2011 nel quale il leader laburista sembra mettere in discussione "il diritto di esistere" dello Stato d'Israele. E questo mentre continuano a tenere banco le ripetute accuse di antisemitismo rivolte al Labour, con il doppio attacco - due giorni fa - del rabbino capo Ephraim Mirvis e dell'arcivescovo di Canterbury Justin Welby: con il primo che ha definito il capo del Labour "incapace di governare" perché non sarebbe stato in grado di eliminare "il veleno" dell'antisemitismo dal suo partito, ed il secondo che ha parlato del "profondo senso di insicurezza e di paura vissuto da molti ebrei britannici", aggiungendo che "dovrebbe metterci in allerta il fatto che il rabbino capo sia costretto a fare una dichiarazione senza precedenti".

ELEZIONI REGNO UNITO 2019: LE DIFFICOLTA' DI CORBYN

E una clip di un'intervista rilasciata 8 anni fa ad una tv iraniana rischia di gettare nuova benzina sul fuoco: in un ampio servizio nel quale venivano analizzati gli atteggiamenti "di parte" della Bbc nei confronti di Israele, si sente Corbyn affermare che "c'è pressione sulla Bbc da parte del governo israeliano e dell'ambasciata israeliana sono molto assertivi nei confronti di tutti i giornalisti e della Bbc stessa. Penso che ci sia una parzialità nel dire che Israele è una democrazia in Medio Oriente, che Israele ha il diritto di esistere, che Israele ha i suoi problemi di sicurezza". Il video è diventato subito virale e ha scatenato grandi polemiche. Lo stesso leader laburista l'anno scorso aveva affermato che l'antisemitismo "è un problema reale" all'interno del Labour, "da sradicare" con decisione e si è anche scusato per "ogni episodio di antisemitismo". E intanto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che tifa apertamente per Johnson così come Trump, avrebbe ipotizzato di fermare la collaborazione tra l'intelligence israeliana e quella del Regno Unito se Corbyn dovesse approdare a Downing Street. 

ELEZIONI REGNO UNITO 2019: GLI ULTIMI SONDAGGI

Restano largamente favorevoli al Partito conservatore di Boris Johnson - e alla prospettiva di una Brexit di Natale - le previsioni dei sondaggi a una settimana dalle elezioni britanniche del 12 dicembre. La media delle rilevazioni indica ora un 43% di possibili voti Tory, mentre il Labour di Jeremy Corbyn, pur in ascesa rispetto alle settimane scorse, si ferma al 31: 12 punti in meno. Lontane le altre forze nazionali, con i liberaldemocratici europeisti non oltre un 14%, il Brexit Party riassorbito al 4, i Verdi al 3.