Affari Europei
Ue, la bozza strategica dei leader: priorità ambiente, migranti, digitale e...
Dal verde alla sicurezza, dai migranti alla cybersecurity: ecco le 4 priorità
Europee: la bozza dell'agenda strategica dei leader, 4 priorità
Un documento di cinque pagine, che dovrebbe servire da programma per la legislatura 2019-2024, con quattro priorità: "proteggere i cittadini e le libertà; sviluppare una base economica forte e vibrante; costruire un futuro più favorevole al clima, verde, giusto e inclusivo; difendere gli interessi e i valori europei sulla scena globale". E' questo il contenuto della bozza della "nuova agenda strategica" che l'AGI ha potuto ottenere. Il documento sarà discusso oggi dagli sherpa degli Stati membri in vista dell'adozione da parte dei capi di Stato e di governo dell'Ue nel Vertice del 20 e 21 giugno.
Dal verde alla sicurezza, dai migranti alla cybersecurity: ecco le 4 priorità
Il primo capitolo dell'agenda strategica è dedicato alla protezione dei cittadini e della libertà. "L'Europa deve essere un luogo in cui le persone si sentono libere e sicure", si legge: "l'Ue deve proteggere i suoi cittadini contro le minacce esistenti e emergenti e difendere i loro diritti e le loro libertà". Il testo è particolarmente forte sull'immigrazione. "Dobbiamo sapere e essere quelli che decidono chi mette piede nel territorio Ue. IL controllo effettivo della frontiera esterna è un prerequisito assoluto per mantenere la legge e l'ordine e assicurare il funzionamento delle politiche Ue", dice la bozza. L'Ue dovrebbe "approfondire la cooperazione con i paesi di origine e transito per combattere l'immigrazione illegale". Inoltre i leader si impegneranno a trovare "un modo per avanzare sulla politica interna di migrazione e asilo".
L'agenda strategica contiene anche un riferimento ai "passi necessari a assicurare il funzionamento corretto di Schengen". Sul fronte democratico, il documento indica la necessità di proteggere l'Ue "da cyber-attacchi e guerre ibride" e di "combattere gli effetti destabilizzanti della disinformazione". L'agenda fa anche riferimento all'importanza dello "stato di diritto" che deve essere "pienamente rispettato da tutti gli Stati membri".