Affari Europei

Macron e governo Lega-M5s, c'eravamo tanto odiati. I punti dello scontro

Dal caso Aquarius agli sconfinamenti francesi a Claviere fino all'incontro coi gilet gialli. I punti della guerra diplomatica tra Macron e il governo Lega-M5s

La Francia e i 'giallo-verdi', una relazione burrascosa

E' una crisi diplomatica senza precedenti quella tra la Francia e l'Italia: Parigi ha deciso di richiamare per consultazioni l'ambasciatore a Roma denunciando "attacchi senza precedenti e ingerenze ingiustificabili", attacchi che -secondo Parigi - non si verificavano "dalla Seconda guerra mondiale". I rapporti tra il governo giallo-verde e Parigi sono tesi da tempo ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso e' stata la visita del vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, in Francia per incontrare alcuni esponenti del movimento dei 'gilet gialli' che da quasi tre mesi protesta contro il presidente Emmanuel Macron. Di seguito i 'casi' salienti di questa relazione burrascosa:

- 12 GIUGNO 2018: Il presidente francese, Emmanuel Macron, denuncia "il cinismo e l'irresponsabilita'" dell'Italia sul caso Aquarius, la nave che rimase bloccata per giorni nel Mediterraneo con 629 migranti a bordo prima di avere il via libera per sbarcare a Valencia. E il portavoce del partito En Marche, Gabriel Attal, definisce "vomitevole" la decisione del governo italiano di chiudere i porti. Parole sorprendenti per Palazzo Chigi: il vice premier Luigi Di Maio invita Parigi ad aprire i suoi porti mentre Matteo Salvini ricorda a Macron gli impegni presi, esortandolo ad accogliere i 9 mila migranti di cui aveva promesso che si sarebbe fatto carico. Il giorno dopo la Farnesina ha convocato l'ambasciatore francese in Italia per "chiarimenti".

- 13 OTTOBRE 2018: Gendarmi francesi a bordo di un furgone sconfinano in Val di Susa e abbandonano immigrati nei boschi tra Cesana a Claviere. Ne nasce un'aspra polemica tra Parigi e Roma: l'Eliseo parla di errore, denunciando allo stesso tempo una strumentalizzazione politica da parte delle autorita' italiane. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, rifiuta le scuse, definendola un'offesa senza precedenti e citando casi precedenti. In particolare, si riferisce a un episodio risalente al 2 agosto: due italiani di Claviere vengono avvicinati e controllati in territorio italiano da quattro uomini in tuta mimetica, verosimilmente francesi. Il 19 ottobre Salvini rilancia su Facebook un video in cui si vede un nuovo caso di sconfinamento: agenti della gendarmeria francese, con un camioncino, lasciano alcuni migranti a Claviere. Parigi si difende parlando di una prassi concordata tra la polizia francese e la polizia italiana e spiega che si tratta di un caso di respingimento alla frontiera di tre migranti provenienti dall'Italia senza documenti di viaggio.

- DICEMBRE 2018: Emmanuel Macron annuncia nuove misure per venire incontro alle richieste dei 'gilet gialli'. Non sfugge a Luigi Di Maio: "Secondo i nostri calcoli non si sposano con il deficit/Pil annunciato entro fine anno. La Francia dovra' per forza aumentare il deficit e si aprira' anche un caso Francia, se le regole valgono per tutti. Ma noi non lo speriamo". Pochi giorni dopo il leader del M5s torna sul tema, tirando nuovamente in ballo la Francia e lo sforamento previsto della soglia del 3% nel rapporto deficit-Pil. "Non e' sicuramente in linea con quello che l'Europa ci ha detto fino ad ora. L'Europa guarda ai diversi Paesi in maniera diversa".    

- 8 GENNAIO 2019: Di fronte alle proteste dei 'gilet gialli' che dilagano in tutta la Francia, Di Maio scrive un post sul blog del Movimento 5 Stelle, esortandoli a non mollare e offre loro l'uso della piattaforma online Rousseau. Il leader del M5s esprime l'appoggio del suo partito al movimento anti-governativo francese, criticando le politiche del presidente Emmanuel Macron. Dalla Francia risponde la ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, ricordando su Twitter che "la Francia si guarda bene dal dare lezioni all'Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa propria".   

- 21 GENNAIO 2019: L'ambasciatore italiano a Parigi, Teresa Castaldo, viene convocata dal ministero degli Esteri francesi dopo le dichiarazioni del vice premier Di Maio secondo cui "l'Unione europea dovrebbe sanzionare le nazioni come la Francia che stanno impoverendo l'Africa ed e' necessario affrontare il problema anche all'Onu".  

- 5 FEBBRAIO 2019: Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, principali esponenti del Movimento 5 Stelle, si recano a Parigi per incontrare Christoph Chalencon, uno dei rappresentanti del movimento dei Gilet gialli. Il Quai d'Orsay la considera "una nuova provocazione inaccettabile che indebolisce i rapporti bilaterali".