Affari Europei

Berlino, il voto apre l'instabilità politica. La Germania sarà come l'Italia?

Il tracollo di Cdu e Spd apre la strada a una nuova era politica per la Germania in cui la stabilità diventerà solo un ricordo. Ecco perché

MERKEL FA MEA CULPA: "TRACOLLO CDU A BERLINO? ANCHE COLPA MIA"

"Il tracollo è anche colpa mia". Lo ha ammesso Angela Merkel, la donna più potente al mondo che ora inizia a vacillare, dopo il disastro elettorale della Cdu nel voto nella regione di Berlino. La cancelliera fa dunque autocritica, spinta a questo dai risultati elettorali che hanno consegnato ai Cristiano democratici il 18% di consensi a Berlino, il peggior risultato del Dopoguerra raggiunto dal partito. Ammettendo la propria "responsabilita'" nella sconfitta, Merkel ha collegato la performance elettorale all'apertura "caotica" dei confini annunciata nell'estate del 2015 di fronte alle migliaia di rifugiati che dalla Siria cercavano di entrare in Europa. Quel "ce la faremo" proclamato un anno fa, ha spiegato il Cancelliere, fu percepito come una provocazione da parte di chi vide in esso un atteggiamento fin troppo disinvolto rispetto alle sfide che la Germania si sarebbe trovata davanti, e che invece non era pronta ad affrontare.

"SUI MIGRANTI SCELTA GIUSTA MA CAOTICA"

Sebbene la decisione di accogliere un milione di richiedenti asilo fosse "politicamente ed eticamente" giusta, ha spiegato Merkel ai giornalisti, bisognava tenere in considerazione che "prima di trovarci di fronte a quel flusso di profughi, non eravamo campioni del mondo nell'integrazione". Cosi, ha sottolineato, "se potessi, tornerei indietro a molti e molti anni prima per meglio preparare me stessa, il governo federale e tutti coloro che hanno una posizione di responsabilita' alla situazione rispetto alla quale ci facemmo trovare impreparati nell'estate del 2015". La cancelliera, però, non dismette l'ottimismo: "Sono assolutamente certa che usciremo da questa fase complicata meglio di come vi siamo entrati".

COSI' CAMBIA IL FUTURO POLITICO DELLA GERMANIA

Ma, al di là dei mea culpa della Merkel, ora il futuro politico della Germania è vicino a una svolta. Infatti entrambi i partiti maggioritari, Cdu e Spd, hanno incassato una batosta storica. La cosa più interessante da sottolineare è il fatto che da sempre Berlino è il laboratorio sociale e politico della Germania per eccellenza. E' un microcosmo nel quale i leader politici tedeschi possono da sempre scoprire tendenze e prospettive. La tipica stabilità elettorale di Berlino è stata scalfita dal tornado del voto di questo weekend. Un segnale che non può certo lasciare indifferenti o tranquilli i due partiti maggiori del Paese.

GERMANIA COME L'ITALIA?

La tendenza di fondo - più avanzato a Berlino, in ritardo altrove in Germania - è chiara. L'era dei grandi partiti fondati sulla base di nozioni tradizionali di classe operaia o di valori conservatori e in grado di ospitare una vasta maggioranza dei cittadini tedeschi sta volgendo al termine. Al suo posto, una geografia molto più variabile di partiti politici sta emergendo. L'estrema sinistra e l'estrema destra, come pure i Verdi e, in misura minore, i Liberal Democratici, sono tutte forze politiche considerevoli ora. Questo renderà anche più difficile la costruzione di alleanze tra i partiti. Insomma si sta delineandosi una situazione politica che ricorda più l'Italia che non la Germania. Sì, perché la sensazione è che la storica stabilità della politica tedesca sia presto destinata a divenire un ricordo. Con tutte le conseguenze del caso, sulla Germania stessa ma anche sull'Unione Europea.