Affari Europei
Grecia, pronte concessioni su pensioni, Iva e privatizzazioni

Il governo greco è pronto a offrire un nuovo pacchetto di riforme per cercare un accordo con i suoi creditori. La nuova squadra di negoziatori indicata dal premier Alexis Tsipras si appresta ad incontrare il Bruxelles Group e cioè la commissione Ue e il Fmi, a ridosso della nuova rata da 750 milioni di euro che dovrà pagare al Fmi il prossimo 12 maggio. Finora Tsipras si è rifiutato di oltrepassare quella che lui stesso ha definito la 'linea rossa' e cioè evitando di fare concessioni in materia di tagli alle pensioni, mercato del lavoro e vendita di asset pubblici. Tuttavia ieri Atene ha lasciato annunciato di essere pronta a vendere una quota di maggioranza dei suoi principali porti, oltre ad avviare una riforma delle pensioni e fare concessioni sull'aumento dell'Iva.
"Il governo greco - ha annunciato alla radio il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis - è pronto a trovare una onesta soluzione che consenta di sbloccare gli aiuti dai partner e metta fine all'asfissia che ha causato il salvataggio". La dichiarazione arriva dopo che ieri un rappresentante dell'Eurozona ha ribadito che la Grecia per avere gli aiuti dovrà fare concessioni sostanziali su almeno uno dei terreni minati della pensioni, dell'Iva e delle privatizzazioni. Fonti ufficiali greche hanno quindi ventilato la possibilità di nuove misure tra cui l'introduzione di un'aliquota unica sull'Iva su tutti i beni e servizi, con l'eccezione del cibo e dei libri e possibili tagli alle pensioni, con l'esclusione di quelle sotto i 300 euro al mese. Inoltre Atene consulterà l'Ocse sull'aumento dei salari minimi, chiesto da Bruxelles.