Grecia, sì al secondo pacchetto riforme. Disco verde anche di Varoufakis. Ok Borse ed euro - Affaritaliani.it

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Grecia, sì al secondo pacchetto riforme. Disco verde anche di Varoufakis. Ok Borse ed euro

di Andrea Deugeni
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@andreadeugeni

Il secondo voto del Parlamento greco sul nuovo pacchetto di riforme si tramuta inaspettatamente in una vittoria di Alexis Tsipras. Al termine di una maratona notturna (il responso è arrivato poco prima delle tre) con 230 voti favorevoli su 300 deputati, il premier ellenico porta a casa infatti l'ok dei parlamentari alle misure concordate con l'Eurozona. Provvedimenti che consentiranno ora ad Atene di riaprire il negoziato con la Troika (Ue, Bce e Fmi) e chiudere un accordo sul piano di salvataggio entro la scadenza del 20 agosto, quando la Grecia dovrà restituire altri 3,2 miliardi all'Eurotower che, in segno di fiducia, ha nuovamente aumentato la liquidità d'emergenza fornita al sistema bancario ellenico di altri 900 milioni, come la scorsa settimana (ed elevando complessivamente il tetto a 90,8 miliardi di euro).

L'amplissima maggioranza è proprio un punto a favore del primo ministro, che ha sofferto meno del previsto delle divisioni interne a Syriza. Solo 36 dei 146 parlamentari del partito della sinistra radicale si sono opposti, ma a votare no sono stati infatti soltanto 31 membri, mentre 5 si sono astenuti. Le defezioni si sono dunque ridotte rispetto alle 39 della scorsa settimana, quando il Parlamento  si era espresso sulla prima tranche delle riforme. Fra questi, l'ex ministro delle Finanze, Yannis Varoufakis, che aveva votato no mercoledì scorso, oggi invece ha alzato il suo braccio in favore del secondo pacchetto di norme, dimostrandosi non refrattario agli appelli fatti da Tsipras sul mantenimento dell'unità di Syriza.

Il suo ripensamento segna una riduzione del dissenso interno al primo partito greco: mercoledì scorso infatti si erano apposti alle riforme 39 deputati di Syriza. Tra i no di maggior peso venuti dalle file dei dissidenti del gruppo di Tsipras, quello della presidente del Parlamento, Zoe Konstandopulu, che ha marcato ulteriormente la sua distanza rifiutandosi di presiedere la seduta.

I contrari sono stati in totale 63. La legge approvata questa notte ad Atene introduce importanti novità nell'amministrazione della giustizia e nel settore bancario. Tsipras, nel suo intervento in Aula prima del voto, aveva detto che approvare le riforme concordate con l'Eurozona è solo un passo per negoziare le condizioni del terzo pacchetto di aiuti, e aveva assicurato che il suo governo cercherà "alleati" per "migliorare" il piano.

"A partire da domani si dovranno negoziare di nuovo le condizioni dell'accordo. Dobbiamo utilizzare ogni alleanza in Europa per migliorare l'accordo conclusivo", erano state infatti le affermazioni del primo ministro greco. "Nessuno può affermare che il governo ellenico sia l'autore del programma", aveva poi sottolineato. Al momento della votazione erano assenti due deputati. A favore delle riforme si sono espresse anche le opposizioni: conservatori, liberali e socialdemocratici hanno appoggiato la legge, come avevano già fatto con il primo pacchetto.

Intanto, alla vigilia del voto è tornata a farsi sentire la piazza: il maggiore sindacato del settore pubblico, l'Adedy, è sceso infatti in strada radunandosi in piazza Syntagma "contro il nuovo piano di salvataggio e per ribaltare l'austerità e difendere la sovranità popolare". Alcuni manifestanti a volto coperto hanno lanciato bombe carta contro la polizia schierata a difesa del Parlamento.

Immediato, sui mercati valutari, l'effetto positivo sull'euro dell'approvazione del secondo pacchetto di riforme in Grecia. Subito dopo il voto favorevole, la moneta unica si è infatti rafforzata sulla piazza di Tokyo, dov'è stata scambiata a 1,0944 contro il dollaro e a 135,77 contro lo yen, in rialzo sullle quotazioni di 1,0926 e 135,44 rispettivamente, della chiusura di New York. Bene anche le Borse europee. Al suono della campanella, Francoforte guadagna lo 0,6%, Londra lo 0,32%, Parigi lo 0,53% e Milano sale dello 0,6%.