Affari Europei
Grecia, Syriza verso la scissione. In soccorso di Tsipras arriva Potami

Alexis Tsipras è preso tra due fuochi. Da una parte i creditori internazionali che chiedono a gran voce che Atene vari nuove riforme e piani di austerity. Dall'altra la sinistra radicale di Syriza e una parte del partito alleato, i Greci indipendenti, che invece vorrebbero tornare alla dracma e dire addio a Bruxelles.
Lunedì il governo ha presentato un nuovo piano di riforme che comprende misure sull'Iva e sulle pensioni. Un piano ancora troppo debole per l'ex Troika, ma che per gli euroscettici al governo fa fin troppe concessioni.
“Queste misure non le possiamo sopportare”, confessa Alexis Mitropoulos, vicepresidente del Parlamento greco e deputato di Syriza. “Sono estreme e antisociali. Della stessa idea sono molti altri deputati (forse 11) che hanno fatto sapere di non avere alcuna intenzione di votare a favore di un nuovo piano recessivo.
Il carisma di Tsipras forse non basterà al premier a fare passare la fiducia in Parlamento. In caso di sconfitta una opzione è che il Presidente chieda al popolo greco di esprimersi nuovamente, con elezioni anticipate. Una sciagura per l'economia greca. Ma in appoggio del governo potrebbe arrivare To Potami (Il Fiume).
Partito politico fondato nel 2014 dal giornalista televisivo Stauros Theodōrakīs, To Potami è fortemente europeista, anti-casta e moderato (anche se non si definisce né di destra né di sinistra). Il partito ha a disposizione 17 deputati che, hanno già fatto sapere, sono pronti a votare a favore di “qualunque piano negoziato con Bruxelles”.
Il problema sarà a quel punto capire come evolverà la situazione politica greca. Syriza si potrebbe spaccare in due e nel nuovo esecutivo potrebbero arrivare i deputati di To Potami che però chiederanno a Tsipras un radicale cambio delle politiche di governo.