Affari Europei

In Europa la spazzatura diventa un business. Berlino importa quella di altri Paesi

Certe volte l'efficienza dei tedeschi ha i suoi aspetti negativi. La Germania ha altissimi tassi di riciclo domestico. Le famiglie separano nei vari contenitori fino al 65% della spazzatura che producono. Capita così che i termovalorizzatori, che danno energia elettrica e riscaldamento a milioni di famiglie, siano a secco.

E così Berlino ha deciso di importare i rifiuti da altri Stati europei. File di camion e navi cariche di ecoballe raggiungono gli impianti di trattamento dall'Italia, ma anche dalla Gran Bretagna, dall'Irlanda e dalla Svizzera. Un vero e proprio business dei rifiuti.

In una città come Magdeburg, a circa cento chilometri da Berlino, il locale impianto di cogenerazione produce energia elettrica per un terzo degli abitanti e riscalda 50 mila case. Ma le famiglie troppo zelanti nel separare e riciclare i rifiuti hanno messo a rischio l'impianto, costruito in anni in cui si pensava che la produzione di rifiuti sarebbe cresciuta, non diminuita.

A dare una mano a questo business ci ha pensato la Commissione europea che ha reso più oneroso scaricare i rifiuti in discarica proprio per incentivare altri metodi di trattamento. E così per le municipalizzate inglesi spedire ecoballe a duemila chilometri di distanza non è diventato più così oneroso.

Ad andarci di mezzo sono i tedeschi che, pur riciclando percentuali di rifiuti da capogiro, sono costretti a vedere innalzarsi nuvole di fumo inquinante dagli impianti. Nuvole che per giunta non sono neppure stati loro a contribuire a creare.