Discariche abusive, l'Italia interviene in 13 casi su 198 - Affaritaliani.it

Affari Europei

Discariche abusive, l'Italia interviene in 13 casi su 198

Dopo che la Corte di giustizia europea ha inflitto ammende pesanti Italia nel 2014 per 198 discariche abusive, solo 13 sono state effettivamente chiuse dalle autorità. Il 2 dicembre 2014, la Corte ha condannato l'Italia a pagare una pesante ammenda per non aver eseguito una sentenza risalente al lontano 2007 e per il mancato rispetto di una direttiva sui rifiuti dell'Ue. Il tutto a causa delle 198 discariche abusive presenti sul suo territorio. La multa ammonta a un primo assegno da 40 milioni di euro, oltre a 42 milioni di euro aggiuntivi per ogni sei mesi in cui l'Italia non è riuscita a ripulire le discariche abusive.

Bene, il 2 giugno 2015, sei mesi dopo la condanna, solo 13 siti erano stati chiusi dalle autorità. Piernicola Pedicini, un deputato italiano del Movimento Cinque Stelle, ha descritto la situazione come "uno scandalo grave, che mette in evidenza l'inefficienza del governo di Renzi e il conseguente danno economico l'Italia l'ha sofferto a causa della incompetenza delle nostre istituzioni. Purtroppo, anche in questo caso, è il cittadino comune che dovrà pagare non quelli che sono responsabili per la situazione" .

Pedicini ha chiesto al ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti (Udc) , di rendere conto della situazione. "Quando la Corte di giustizia ha emesso la sua sentenza, la prima reazione in Italia è stato quello di rilasciare una dichiarazione ufficiale nella quale si sosteneva che la cifra reale di siti illegali era 45. Una bugia sfacciata, tenendo presente che la Commissione europea, due mesi più tardi, ha comunicato che il numero dei siti italiani che violano norme era 198 nel mese di dicembre 2014 e 185 nel mese di giugno di quest'anno", ha concluso Pedicini. Nel frattempo la scarsa lena delle nostre istituzioni nel farsi carico del problema non fa altro che aumentare la cifra che dovrà uscire dai nostri portafogli.