Affari Europei
Lettonia, eletto il 1° presidente verde Ue. Ma la priorità è la sicurezza
Per la prima volta nella storia dell’Unione Europa viene eletto un capo dello Stato ambientalista. Succede in Lettonia, dove il Ministro della Difesa Riamonds Vejonis è stato eletto Presidente. Oltre all’intenzione di attuare politiche ecologiste, Vejonis ha affermato di voler migliorare le relazioni con Mosca, estremamente tese dall’inizio della guerra nell’Est dell’Ucraina.
"Vorrei migliorare le relazioni con la Russia ma finché i razzi e le armi pesanti di Mosca resteranno in Ucraina questo non sarà possibile", ha affermato Vejonis subito dopo aver vinto la votazione a scrutinio segreto nella quale 55 deputati su 100 lo hanno votato. Vejonis è da sempre molto critico sull'azione russo in Ucraina e un convinto sostenitore della necessità di una maggiore presenza della Nato nei Paesi Baltici.
Una posizione non banale e in grado di incidere visto che il presidente della Lettonia è per costituzione anche il capo delle forze armate del Paese. Ha inoltre il potere di nominare il primo ministro e il diritto di proporre leggi. Vejonis, membro del partito ambientalista da 25 anni, è stato anche ministro dell'Ambiente per due volte prima di assumere la Difesa nel 2014. L'analista lettone Iveta Kakoza afferma che i Verdi di Riga sono un po' diversi da quelli degli altri paesi e che Vejonis ne fa parte più per una questione di convenienza politica che non di convinzione ideologica.
48 anni, Vejonis parla correntemente russo e inglese e sulla sua pagina Facebook si autodefinisce "pagano" per quanto riguarda le convinzioni religiose. Ma prima dell'ambiente per Vejonis pare venire la sicurezza, dopo che la situazione nella zona è arrivata a un livello di tensione altissima. "La mia priorità sarà la sicurezza nazionale, il rafforzamento delle nostre forze armate e dei nostri confini", ha annunciato Vejonis. "Abbiamo già deciso di spendere il 2% del Pil per la difesa entro il 2018, ma dobbiamo chiederci che cosa possiamo fare ancora per aumentare la nostra sicurezza".