Macron in visita in Russia da Putin: così l'Europa si sta spostando verso Est
Dopo la Merkel anche Macron va in visita da Putin: la prova che l'asse dell'Europa si sta spostando verso la Russia
Russia-Francia: Macron da Trump a Putin, ospite d'onore a San Pietroburgo
Il presidente francese, Emmanuel Macron, è arrivato San Pietroburgo, in Russia, per la sua prima visita ufficiale nel Paese, volta a rilanciare la cooperazione economica e a cercare concessioni diplomatiche da parte del leader del Cremlino Vladimir Putin, sullo sfondo del delicato momento che attraversano le relazioni Usa-Europa. Un anno dopo che Macron ha ospitato Putin nel loro primo incontro a Versailles, il capo dell'Eliseo, accolto un mese fa a Washington in pompa magna dal collega Donald Trump, arriva in Russia per una visita di due giorni, con l'intento di trovare "punti comuni" sulla Siria e l'Ucraina e, allo stesso tempo, aprire un piu' ampio dialogo sull'Iran e il futuro dell'accordo nucleare, dopo il ritiro unilaterale di Washington.
Come ha reso noto il Cremlino, Macron sara' nella ex capitale degli zar il 24 e il 25 maggio, su invito di Putin e sara' ospite d'onore al Forum economico internazionale (Spief), da anni ormai ribattezzata la Davos russa. Domani sera, sara' ricevuto dal presidente russo al Palazzo di Costantino, la residenza estiva dello zar Pietro il Grande, per poi partecipare il giorno dopo a un incontro con esponenti della societa' civile russa e allo Spief, intervenendo nell'attesa sessione plenaria, aperta tradizionalmente da Putin. Il portavoce della presidenza, Dmitri Peskov, ha tenuto a smentire le previsioni di alcuni analisti, secondo i quali il dossier iraniano sara' centrale nei colloqui tra i due leader. "L'Iran non puo' essere la parte centrale - ha sottolineato Peskov - tra i temi dell'incontro vi sono anche le relazioni bilaterali e altre questioni internazionali e regionali di attualita', tra cui Siria e Ucraina".
Il nodo Iran
Il portavoce ha comunque sottolineato che sia Mosca, che i leader dei Paesi europei, tra cui Francia e Germania, "comprendono la necessita' di lavorare insieme per ridurre al minimo gli effetti negativi causati dal ritiro di Washington dal Piano d'azione congiunto globale sull'Iran". "La debolezza delle relazioni transatlantiche non da' a Macron una posizione abbastanza forte per affrontare e ottenere qualcosa da Putin", ha detto Tatiana Kastoueva-Jean, direttore del centro russo all'Istituto per le relazioni internazionali di Parigi. Il presidente russo "sa che ci sono differenze all'interno del campo occidentale e appena qualcuno dimostra debolezza, lui e' pronto ad sfruttarla", ha aggiunto l'esperta. Macron ha scommesso sul coltivare relazioni con leader come Putin, proponendosi come mediatore tra le parti senza offendere nessuno. Questa politica, sottolinea la Reuters, e' ora messa alla prova, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha invocato sanzioni extraterritoriali sull'Iran, che colpiranno anche gli alleati europei, dopo che e' uscito dagli accordi di Parigi sul clima e che ha annunciato dazi sull'import di acciaio e alluminio. L'obiettivo diplomatico primario di Macron e' trovare convergenza sul destino dell'accordo nucleare iraniano: Parigi, Londra e Berlino non sono allineate con gli altri due rimanenti firmatari del documento, Mosca e Pechino. Macron vorrebbe portare tutte le parti verso un grande accordo, che copra sia il programma nucleare, che le attivita' balistiche e l'influenza di Teheran nella regione, con lo scopo di riportare sul carro anche gli Stati Uniti. La Russia, pero', per ora non sarebbe interessata a modificare l'intesa.
L'asse dell'Europa si sposta verso Est
Ma in ogni caso la visita di Macron dimostra la nuova aria che si respira in Europa. GIà negli scorsi giorni Angela Merkel era andata a Sochi dove aveva incontrato Putin. Adesso tocca all'inquilino dell'Eliseo. Senza scordare il governo M5s-Lega che certamente riavvicina l'Italia a Mosca. Presto potrebbero tornare d'attualità le sanzioni economiche imposte a Mosca. Soffia una nuova aria verso Oriente.