Lo sguardo libero

I dazi di Donald The Anomaly: l’uomo che fa sorridere Putin e piangere l’Occidente

Di Ernesto Vergani

Oggi alle 16:00 (22:00 italiane), colui che ha trasformato gli Stati Uniti da superpotenza a potenza bulla, Donald TrumpDonald The Anomaly (secondo l’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton: “Trump è un’anomalia, non ha una filosofia, né una strategia, ma gli americani al termine del suo mandato sapranno riparare i danni”) — annuncerà nuovi dazi “reciproci” contro tanti Paesi, anche storici alleati come l’Unione europea, che ha già annunciato misure di ritorsione.

Il timore è che Trump, timore che vale anche per il genio del secchio Elon Musk, agisca come viene insegnato nei corsi di PNL e di “creatività strategica” per venditori ambulanti: segui la logica del caos e dell’improvvisazione (“fai la prima cosa che ti viene in mente al mattino”).

Secondo molti analisti, invece, i dazi finiranno per penalizzare anche l’economia americana. L'inflazione, che a febbraio 2025 era al 2,8%, potrebbe tornare a salire: la Federal Reserve ha già avvertito che le tariffe aumenteranno i prezzi nel breve periodo. Goldman Sachs, intanto, ha alzato la previsione di recessione negli USA al 35%, rispetto al 20% precedente.

Ma la colpa di Donald The Anomaly non è solo quella di aver abbattuto l’America che l’Occidente ha sostanzialmente amato. Sono altre due. La prima: aver fatto tornare il sorriso a Vladimir Putin, un autocrate che ha giocato con la vita di centinaia di migliaia di persone (secondo il rapporto del 26 marzo 2025 di Russia Matters, le perdite militari tra morti e feriti sono stimate in oltre 750.000 per la Russia e in circa 400.000 per l’Ucraina) e ha sostituito il potere sovietico con quello di una cricca mafiosa, che si permette persino di criticare le democrazie europee. La seconda: aver contribuito a delegittimare il principio della separazione dei poteri della democrazia liberale, alimentando l’idea che chi è stato eletto sia “sopra la legge”.