Migranti, niente accordo sui 120 mila. Summit decisivo l'8 ottobre - Affaritaliani.it

Affari Europei

Migranti, niente accordo sui 120 mila. Summit decisivo l'8 ottobre

Il Consiglio dei ministri degli Interni Ue ha adottato lo schema di redistribuzione di 40 mila richiedenti asilo da Italia e Grecia agli altri Paesi dell'Unione. Il programma riguarderà rifugiati giunti nei due Paesi fra il 15 agosto e il 16 settembre. Come ha spiegato il presidente di turno, il ministro lussemburghese Jean Asselborn, "è un messaggio politico importante: i primi ricollocamenti potranno cominciare presto. Allo stesso tempo, gli 'hotspot' (centri di identificazione dei migranti, ndr) in Italia e Grecia hanno ora la base legale necessaria per cominciare a lavorare".

Tutto bene? Mica tanto, visto che l'atteso accordo sui 120 mila, l'obiettivo più ambizioso del vertice dunque, non è arrivato. La proposta continua a trovare l'accoglienza ostile del blocco dell'Est con Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia che non hanno dato il proprio assenso, nonostante il pressing del presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker.

L'obiettivo ribadito come prioritario da Federica Mogherini è dallo stesso Juncker resta comunque del ricollocamento di 120 mila migranti, una cifra importante che spaventa molti degli Stati membri. Tutto è ora rimandato all'8 e 9 ottobre prossimi, quando si riunirà il Consiglio Ue Affari interni. Nel frattempo il Consiglio invita il Parlamento europeo a esprimere il proprio parere sulla spinosa questione. 

Il Consiglio "si impegna a ricollocare altre 120mila" profughi, si legge nella bozza di conclusioni del consiglio Affari interni Ue. Le quote proposte dalla Commissione costituiscono "la base" per un accordo sulla distribuzione, ma si prevede anche una certa "flessibilità" per gli Stati nell'attuazione della decisione. La resa dei conti finale tra favorevoli e contrari tra poco più di una ventina di giorni.