Affari Europei
Nato, mossa anti Russia nei Balcani. Offerta l'adesione al Montenegro
La Nato si prepara a fare un altro passo nei Balcani, con una mossa destinata a impensierire Mosca, che con la vicina Serbia ha storiche relazioni. L'Alleanza presenterà mercoledì prossimo al Montenegro un formale invito ad aderire al blocco che da quando è esplosa la crisi ucraina ha avviato con la Russia un braccio di ferro politico e militare. "Il testo dell'invito", ha spiegato una fonte diplomatica che vuole conservare l'anonimato, "è stato approvato a livello degli ambasciatori. Dovrà trascorrere un anno e mezzo prima che il Montenegro diventi uno Stato membro". La decisine finale arriverà dal vertice dei ministri degli Esteri.
Il Montenegro, ha affermato il segretario dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, senza voler confermare la notizia, "ha fatto un lungo viaggio verso la famiglia euro-atlantica. L'invito ai negoziati di ingresso rappresenterebbe una decisione storica e indicherebbe il nostro impegno nei Balcani occidentali". L'allargamento della Nato all'est europeo ebbe inizio nel 1999, otto anni dopo il collasso dell'Unione sovietica, e ha visto aderire diversi paesi che prima erano parte del Patto di Varsavia.
I più recenti ingressi nei Balcani sono quelli di Croazia e Albania, nel 2009, ma il più controverso sarebbe quello di Kiev. Nel 2008, nel mezzo della guerra di Mosca contro la Georgia, Washington la invitò a entrare ma Kiev scelse di non far parte di alcun blocco. Le iniziative russe nell'est dell'Ucraina e in Crimea hanno, invece, convinto il presidente dell'ex repubblica ex sovietica, Petro Poroshenko, a modificare la posizione originaria e mettersi sotto l'ombrello dell'Alleanza guidata dagli Stati Uniti. Ora la nuova mossa della Nato non farà di certo piacere a Vladimir Putin.