Affari Europei

Nomine, Juncker: "Weber presidente". Ma il falco tedesco ormai è out

La sfida sulle poltrone al vertice del 20 e 21 giugno

Ue, Juncker: Ppe unito appoggia Weber, non c'è piano B" 

"Manfred Weber sarà un ottimo Presidente della Commissione in grado di continuare quello che noi abbiamo iniziato. Non esiste un Piano B: Weber è sostenuto in modo unanime da tutta la famiglia popolare". Lo ha detto il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, prima di lasciare il convegno del Ppe di San Sebastian in Spagna. 

Perché il nome di Weber è stato bruciato

Il problema è che il nome di Weber sembra ormai bruciato, con Alde e socialisti che fanno fronte comune contro il falco tedesco che era stato scelto anche come possibile nome gradito al fronte sovranista. Un nome ulteriormente bruciato dalla mossa di Emmanuel Macron, che ha rinfocolato i rumors di una possibile discesa in campo europea di Angela Merkel, sostenendo la sua possibile candidatura alla guida della Commissione.

La sfida sulle poltrone al vertice del 20 e 21 giugno

Sembra ormai evidente che il nome di Weber sia debolissimo e che, nonostante le dichiarazioni di Juncker, si possa andare verso una direzione del tutto diversa per la nomina del suo successore. La partita delle nomine ai posti chiave dell'Ue - non solo alla guida della Commissione, ma anche di Consiglio, Banca centrale e Alto rappresentante per la politica estera - sarà sul tavolo del prossimo vertice Ue in programma per il 20 e 21 giugno. Intanto si vanno definendo i contorni del nuovo Europarlamento, che dovrà insediarsi il 2 luglio.