Affari Europei
Onu, una donna dopo Ban Ki Moon? Dalla Commissione Ue una sorpresa
Dalla sua parte ha il fatto di essere una donna, di rappresentare un Paese della 'Nuova Europa', la Bulgaria, e di lavorare da anni nel settore della cooperazione internazionale. Commissaria europea per il bilancio sotto Juncker e alla Cooperazione internazionale con Barroso, Kristalina Georgieva ha tutte le carte in regola per aspirare a diventare il nuovo segretario generale delle Nazioni Unite quando scadrà il mandato di Ban Ki Moon, successore di Kofi Annan, a dicembre 2016.
La stessa portavoce del presidente della Commissione Juncker, parlando con Euractiv, ha confermato che la commissaria ha discusso della cosa con il suo 'superiore', ma che una decisione ancora non è stata presa. Juncker avrebbe elogiato la Georgieva per le sue competenze, il duro lavoro e la capacità di intessere relazioni internazionali.
E proprio gli appoggi a livello internazionale saranno necessari per fare arrivare il vicepresidente dell'esecutivo Ue al Palazzo di vetro. Sembra però che l'ostacolo più grande sia interno al suo Paese. Il governo di Sofia avrebbe infatti intenzione di nominare la compatriota Irina Bokova, già a capo dell'Unesco, per quella poltrona.
Manca un anno dunque, ma la commissaria sembra già essere sul piede di guerra per la poltrona di segretario e cerca sponsor ovunque. Già, perché la nomina del segretario generale certo non si decide nel Palazzo di vetro, quanto piuttosto nelle capitali dei Paesi con diritto di veto in sede di Consiglio: Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti. E proprio questo ultimo paese potrebbe porre il veto sulla rivale interna, la Bokova, visto che l'Unesco ha riconosciuto la Palestina come stato membro nel 2011, suscitando la rabbia di Washington.