Affari Europei
Piano Juncker, Viotti: a gennaio i primi progetti. Ma non sarà leva 1-15
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
Onorevole Viotti, ormai un anno fa il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha lanciato l'European fund for strategic investments (Efsi). Come funziona?
“Il Piano Juncker prevede lo stanziamento di 21 miliardi di euro: sedici stanziati da Parlamento e Commissione e altri cinque dalle Bei, più i contributi degli Stati. L'idea è quella di attrarre investimenti privati per 315 miliardi di euro attraverso una leva di uno a quindici”.
Sta funzionando?
“E' ancora presto per dirlo. Il board dell'Efsi, che dovrà decidere quali progetti sono finanziabili e quali no, si insedierà a partire da gennaio. Per adesso la Bei sta facendo un primo lavoro di scrematura. Sono stati approvati preliminarmente 32 progetti da 13 Paesi. L'Italia ha presentato un progetto per le acciaierei di Cremona”.
Tutto in stand-by dunque?
“Una novità c'è ed è il fatto che il vicepresidente della Commissione Katainen ha dichiarato che anche i fondi strutturali possono essere utilizzati per progetti relativi al Piano Juncker. In questo modo si amplia la capacità di spesa dell'Efsi”.
Quindi anche le Regioni potranno investire nel Fondo?
“Nelle prossime settimane, insieme alla commissaria Cretu, Katainen farà uscire delle indicazioni su come utilizzare questi fondi. Ma già in Spagna e a Malta hanno messo insieme le risorse per finanziare progetti di sviluppo. Ora è compito del nostro 'sistema Paese' utilizzare questi soldi e presentare progetti che siano appetibili per gli investitori privati”.
Secondo lei la leva di uno a quindici è realistica?
“Non sono convinto che la leva così come ipotizzata da Juncker funzionerà e che l'Efsi riuscirà a muovere 315 miliardi di euro di investimenti. Lo stesso Katainen ha dichiarato che cinque miliardi sono già impiegati per finanziare 72mila Pmi in tutta Europa e che questo sforzo genererà un volano di investimenti per 20 miliardi. La leva dunque è già scesa ad uno a quattro, che mi sembra più realistica”.
Da quindici a quattro... lo considera un fallimento?
“L'importante è che questi soldi riusciranno veramente a portare investimenti in innovazione e con ricadute sociali in occupazione. Se poi la leva sarà di uno a quindici o meno poco importa”.