Polonia, approvata la legge sull'Olocausto. Ignorate richieste Usa e Israele
Il Senato polacco ha approvato la controversa legge sull'Olocausto: sfida a Usa e Israele
POLONIA, APPROVATA LA LEGGE SULL'OLOCAUSTO
Il Senato polacco ha approvato la controversa legge sull'Olocausto che ha l'obiettivo di difendere l'immagine del Paese all'estero ma che ha, in realtà, dato vita a un'aspra polemica con Israele. La Camera alta ha dato il via libera al testo con 57 voti favorevoli contro 23 contrari e due astenuti dopo una lunga seduta notturna.
POLONIA, VIETATO PARLARE DI CAMPI DI PRIGIONIA NAZISTI
La legge stabilisce pene fino a tre anni di carcere per chiunque si riferisca ai campi di prigionia nazisti come campi "polacchi" o accusi la Polonia di complicità con i crimini della Germania nazista. Israele ha chiesto che la legge venisse ritirata perché vede nel testo il tentativo di negare il coinvolgimento polacco nella sterminazione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale e perché denuncia un attentato alla libertà di espressione.
POLONIA, IGNORATE LE PRESSIONI DI USA E ISRAELE
Oltre a Israele, anche gli Stati Uniti si erano detti preoccupati che, una volta in vigore, il provvedimento possa ledere la libertà di espressione e l'insegnamento scolastico e universitario. "Dobbiamo tutti fare attenzione a non censurare la discussione sull'Olocausto", si legge in una nota del Dipartimento di Stato americano, sottolineando come l'antidoto migliore a frasi dolorose sia piuttosto il "dibattito aperto e l'istruzione". Inoltre gli Usa temono che il varo di una simile legge possa "scatenare ripercussioni negli interessi e nelle relazioni strategiche della Polonia" con paesi come gli Stati Uniti e Israele. Gli Usa avevano invitato, dunque, la Polonia a riconsiderare il provvedimento legislativo alla luce del suo potenziale impatto sul diritto alla libertà di espressione e - conclude la nota - sulla "nostra capacita' di essere partner ad tutti gli effetti". Non è servito.