Affari Europei
Eliseo, l'utopista Hamon vs l'europeista Valls. Socialisti: rischio implosione
L'anti Hollande che vuole il reddito universale Hamon contro l'europeista Valls. I socialisti francesi rischiano l'implosione alle primarie per l'Eliseo
Da una parte l'europeista e riformista Manuel Valls, dall'altra il socialista utopista e integralista Benoit Hamon che vuole il reddito universale garantito. Il partito socialista si spacca dopo il primo turno delle primarie per scegliere il proprio candidato per l'Eliseo.
PRIMARIE PER L'ELISEO, RISCHIO IMPLOSIONE PER I SOCIALISTI FRANCESI
La sinistra governativa francese archivia il primo turno delle sue primarie e guarda con preoccupazione al secondo turno. L'allarme cresce all'indomani del voto che ha visto l'affermazione dell'ex ministro dell'Educazione nazionale Benoit Hamon, che con il 36,35 per cento dei voti ha battuto sia l'ex primo ministro Manuel Valls (31,11 per cento) che l'ex ministro dell'Economia Arnaud Montebourg, fino a ieri considerato l'alfiere della sinistra socialista che ha raccolto il 17,52 per cento dei consensi; agli altri quattro candidati "minori" sono andate solo le briciole. Domenica prossima 29 gennaio, al secondo turno di queste primarie gli elettori dovranno quindi scegliere tra due concezioni della sinistra, rappresentate da Hamon e da Valls, che quest'ultimo non molto tempo fa aveva definito "irriconciliabili".
HAMON E VALLS, DUE VISIONI INCONCILIABILI DELLA SINISTRA
Al di là della scarsa mobilitazione popolare (hanno votato circa 1 milione e 250 mila persone, una cifra abissalmente lontana dai 4 milioni e 300 mila votanti alle primarie del centro-destra di novembre e più o meno la metà dei 2 milioni e mezzo di partecipanti alle primarie socialiste del 2011), quello che si prospetta è un duello che riassume le divisioni che hanno attraversato l'intero quinquennato socialista e che sono alla base della rinuncia del presidente François Hollande a presentarsi per un secondo mandato. A questo duello Hamon sembra presentarsi nettamente in vantaggio, avendo anche già incassato l'appoggio di Montebourg.
IL PARTITO SOCIALISTI RISCHIA L'IRRILEVANZA AL VOTO PER L'ELISEO
Ora per il Ps il rischio è di cadere nell'irrilevanza: la deriva a sinistra potrebbe escludere il candidato socialista dal secondo turno delle presidenziali, favorendo al primo turno del 23 aprile prossimo l'ex ministro dell'Economia Emmanuel Macron che si presenta da indipendente con un programma di centro-sinistra. A quel punto il partito entrerebbe in una zona di turbolenza inedita, e la minaccia di implosione diventerebbe reale.
VALLS: "HAMON? SINISTRA IRREALISTA CHE RINUNCIA A GOVERNARE"
Dopo il primo turno delle primarie, l'ex primo ministro francese, Manuel Valls ha attaccato il suo rivale sostenendo che rappresenta una sinistra con un programma non realista e che rinuncia a governare. "La sinistra rischia di rimanere marginalizzata", ha avvertito Valls, in un'intervista all'emittente RTL, riferendosi alla possibilità che Hamon vinca le primarie. L'ex premier ha detto che, a differenza di Hamon, non vuole "chiudere la sinistra nell'irrealismo e nell'illusione", né lasciare "milioni di uomini e donne di fronte a un'opzione terribile: la destra di fronte alla destra estrema". Un'allusione al fatto che, secondo i sondaggi, al ballottaggio delle presidenziali andranno l'ex premier conservatore, Francois Fillon, e la presidente del Fronte Nazionale, Marine Le Pen, e dunque potrebbe non esserci una voce di sinistra a 'correre' per l'Eliseo. Valls ancora una volta ha attaccato le proposte del programma di Benoit Hamon, in particolare il reddito universale garantito. E ha invece eluso al domanda su Emmanuel Macron, l'ex titolare dell'economia quando lui era primo ministro, e che si presenterà alle presidenziali senza passare per le primarie socialiste (secondo i sondaggi, sta guadagnando terreno). "Non è il tema", ha tagliato corto, "il tema e' che in gioco il destino della sinistra". La sconfitta di Valls, domenica prossima, sarebbe una buona notizia per Macron che dalla sua posizione social-liberale potrebbe ricevere l'appoggio dei socialisti che non si sentono rappresentati da Hamon, molto orientato a sinistra.
L'ANTI HOLLANDE HAMON: "LA FRANCIA VUOLE CAMBIARE" E INSISTE SUL REDDITO UNIVERSALE GARANTITO
L'ex ministro francese Benoit Hamon ha invece detto che questo voto dimostra la volontà di "voltare pagina". "La volontà di voltare pagina è chiara", ha detto in un'intervista all'emittente France Inter, evidente riferimento alle sue critiche all'azione del governo socialista del presidente Francois Hollande, difesa invece dal suo rivale, Manuel Valls. Quanto alle aspettative di chi lo dà già per vincitore domenica prossima, Hamon ha detto che ora comincia la battaglia più dura e che comunque, se vincerà, vorra' "unire la sinistra". Sul suo programma, oltre a rilanciare il reddito universale garantito, ha fatto notare che -a differenza di Jean-Luc Melenchon, che rappresenta la sinistra radicale a margine dei socialisti- lui punta alla costruzione europea con due priorità: l'Europa dell'energia e l'Europa della difesa. Quanto al problema del debito, ha detto che "deve finire le pressione" sugli Stati europei e che questo passa per ridurre e consolidare le emissioni future dei Paesi interessati.