Affari Europei

Roaming, niente rinvio sull'abolizione. Ue: "Sanzioni per chi non è pronto"

Abolizione del roaming, l'Ue stringe: "Niente rinvio. Sanzioni per chi non è pronto il 15 giugno"

Abolizione roaming, l'Ue stringe: "Nessun rinvio, sanzioni a chi non è pronto"

Tra poco più di due mesi i cittadini europei dovrebbero dire addio al roaming. Nelle scorse settimane si è parlato molto di un possibile rinvio sulla tanto discussa abolizione del roaming. E invece l'Europa nega questa possibilità. Secondo Bruxelles, che rompe il silenzio sul tema, non c'è nessun rinvio della fine dei sovraccosti del roaming, anzi c'è il rischio di "sanzioni" per quegli operatori che non fossero pronti al 15 giugno. La possibilità di chiedere 12 mesi di deroga, fa sapere la Commissione Ue, riguarda solo quegli operatori che avessero perdite complessive superiori al 3%, ma in Italia e' "molto poco probabile" che sia il caso per i medio-grandi come Tim, Vodafone o Wind.

Abolizione roaming in Ue dal 15 giugno

Dal prossimo 15 giugno, il roaming - ossia il costo aggiuntivo che paghiamo per i servizi di telefonia quando andiamo all'estero - dovrebbe andare in soffitta. Negli scorsi giorni si era discusso molto della possibilità che tale scadenza potrebbe anche essere prorogata di un anno, se gli operatori dovessero aver bisogno di maggior tempo per adeguarsi alla nuova normativa. Lo ha ipotizzato, in particolare, l'ultimo rapporto dell'Agenzia europea Berec, dando margine agli operatori di presentare richiesta all'Autorità di competenza (in Italia, è l'Agcom) informando del suo margine netto di vendita al dettaglio del roaming stimato in un periodo di 12 mesi.

Le nuove regole e i nuovi costi della telefonia mobile

Se questo dovesse essere pari o maggiore del 3% dei servizi di telefonia mobile, potrebbe vedersi accordato un periodo di proroga a condizione che nel frattempo riveda il suo modello di business. Dal prossimo 15 giugno, è stato fissato un limite di costo all'ingrosso per il traffico dati, che e' di 7,7 euro a gigabyte per poi a scalare fino a 2,5 euro nel 2022. Per le telefonate a voce, il tetto sarebbe di 0,032 euro al minuto, per gli sms di 0,01 euro.