Affari Europei

Schiaffo dei Lord inglesi a Cameron: per la Brexit voto anche ai sedicenni

Duro colpo per il governo Cameron da parte della Camera dei Lord, il ramo del Parlamento inglese non eletto direttamente dai cittadini. L'Aula ha infatti votato a favore di una norma che autorizza sedicenni e diciassettenni a votare al referendum indetto da Cameron sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Unione europea.

Downing Street si era già espressa sfavorevolmente rispetto a questo provvedimento. Il premier Cameron teme infatti che le nuove generazioni siano maggiormente europeiste. Sono infatti quelle che viaggiano di più, che conoscono le lingue, che hanno fatto l'Erasmus e fanno parte di una cultura 'davvero europea'.

Inoltre, secondo gli esperti dell'amministrazione inglese, una modifica del genere richiederebbe almeno un anno per essere implementata. Questo significa niente referendum nel 2016, come avrebbe voluto Cameron, a causa della necessità di aggiornare le liste elettorali.

In Gran Bretagna ci sono circa 1,5 milioni di ragazzi che hanno fra i 16 e il 17 anni. In occasione del referendum per l'indipendenza ella Scozia fu concesso proprio a quegli stessi ragazzi di votare pro o contro.  

"Il Parlamento ha già votato tre volte negli ultimi mesi contro l'abbassamento dell'età sotto i 18 anni - ha commentato il sottosegretario di Stato John Penrose - il governo riaffermerà questa chiara posizione quando la proposta di legge tornerà alla camera eletta, quella dei comuni".