Sono i concimi il nuovo fronte di scontro tra Russia ed Europa
L'Ue vuole limitare la presenza di metalli pesanti nei fertilizzanti minerali. Ma il nuovo regolamento ha effetti geopolitici enormi
La questione sembra essere di poco conto: l'Unione europea intende limitare la presenza di alcuni metalli pesanti, come il cadmio, nei fertilizzanti minerali che vengono usati in agricoltura. Ma questa decisione, più tecnica che politica, mirata a salvaguardare la salute dei consumatori, si sta trasformando in una questione geopolitica.
Fertilizzanti, un regolamento con ripercussioni geopolitiche
I maggiori produttori di fertilizzanti in Europa importano infatti le materie prime dall'Africa del Nord, dalla Tunisia al Chad, passando per il Niger e il Marocco. I minerali estratti in queste regioni sono ricche di metalli pesanti, come il cadmio. Per fare un esempio i fosfati estratti in Tunisia contengono fino a 90 microgrammi di cadmio per chilo. E Bruxelles vorrebbe porre a 20 microgrammi il limite massimo.
A rischio la stabilità del Nord Africa
I nuovi limiti porrebbero così fuori dal mercato gli Stati nord africani che in questo momento sono i migliori alleati dell'Europa nel combattere l'integralismo islamico e l'Isis. Non a caso i terroristi hanno attaccato i turisti del museo del Bardo, proprio per indebolire l'economia della Tunisia. Chiudere le importazioni di materie prima dal Nord Africa significherebbe aumentare l'instabilità della Regione e aiutare, indirettamente, gli integralisti islamici dell'Isis.
Ripercussioni anche sulle relazioni con la Russia
Ma c'é di più. Perché uno dei pochi produttori al mondo di fertilizzanti con bassi tenori di metalli pesanti é la Russia. E far passare una legge europea che limita la presenza di cadmio e altre sostanze nei fertilizzanti significa avvantaggiare le aziende della Federazione che potrebbero cosí mettere le mani su un mercato da 25 miliardi di euro. Con conseguenze geopolitiche, anche in questo caso, enormi.