Affari Europei

Spagna: Podemos riapre il dialogo con Sanchez, socialisti ancora scettici

A poco più di un mese dalla data, il 23 settembre, dopo la quale la Spagna rischia di andare a nuove elezioni, Podemos propone ai socialisti un accordo ma...

Spagna: Podemos ritenta il dialogo, socialisti ancora scettici 

A poco più di un mese dalla data, il 23 settembre, dopo la quale la Spagna rischia di andare a nuove elezioni, Podemos propone ai socialisti di avviare un nuovo negoziato per un accordo di governo. La formazione della sinistra radicale guidata da Pablo Iglesias, che il 25 luglio scorso ha negato in aula la fiducia ad un nuovo governo di Pedro Sanchez nonostante l'offerta di diversi ministeri, oggi ha presentato un documento di proposte programmatiche, un centinaio di pagine, con 10 punti su cui avviare il dialogo politico. Nel documento, secondo quanto riporta Europa Press, si offrono anche quattro diversi schemi di possibile compagine governativa, con i ministeri richiesti da Podemos, che in ogni opzione richiede un incarico da vice premier con delega ai Diritti Sociali e Uguaglianza. Nella prima opzione viene chiesto anche il dicastero del Lavoro, che era quello che i socialisti non avevano voluto dare quando era saltato il tavolo a luglio e portato ad un duro scontro, con i socialisti che hanno accusato Podemos di aver impedito ancora una volta alla sinistra di governare.

Ecco la proposta di Podemos: oltre alle poltrone anche aumento del salario minimo e lorra al precariato

Dal partito di Iglesias si sottolinea che le quattro proposte di ministeri sono "flessibili" e sono state presentate in modo da "facilitare i negoziati". "E' arrivato il momento di un governo di coalizione per lavorare per la gente, un governo che unisca e lavori con lealtà in dialogo permanente con le forze che lo compongono", chiede ancora Podemos . Tra i primi punti programmatici, l'aumento del salario minimo a 1200 euro mensili e la lotta al precariato, i diritti delle donne e l'inasprimento delle pene per le violenze di genere, la lotta alla corruzione ed il rafforzamento della politica ambientale. Infine si chiede che la Spagna promuova in sede Ue "un'Europa più democratica e sociale". 

MA i socialisti di Sanchez ancora non ci stanno

I socialisti spagnoli rifiutano l'offerta di Podemos di un accordo per un governo di coalizione perché la "la considera impraticabile". Con un comunicato il partito del premier Pedro Sanchez replica così al documento programmatico presentato oggi dalla formazione della sinistra radicale. Documento che, nei contenuti, "è molto vicino alle nostre posizioni", sottolinea il Psoe che però sottolinea come "il voto negativo di investitura" con cui Podemos ha fatto fallire il 25 luglio scorso il primo tentativo Sanchez di formare un nuovo governo "ha mostrato come sia impraticabile un governo di coalizione". "Difendiamo un governo unico - concludono i socialisti - con una struttura di funzionamento chiara ed efficace che eviti l'esistenza di due governi all'interno di uno stesso consiglio dei ministri".