Stato dell'Unione, Juncker parla davanti al Parlamento europeo

"Non vogliamo un patto per la flessibilitá, ma un'applicazione intelligente della flessibilitá nel rispetto delle regole esistenti". Suona come un avvertimento all'Italia un passaggio del discorso che il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha tenuto a Strasburgo, davanti al Parlamento europeo. Un discorso che dovrebbe servire a fare il punto sullo stato di salute dell'Unione europea e a tracciarne il percorso per il prossimo futuro.

Il patto di stabilitá "funziona", e, anche se "non é un patto di flessibilitá, deve essere applicato con flessibilitá intelligente per non ostacolare la crescita", ha detto il presidente della Commissione europea. "I debiti dei paesi restano troppo elevati - ha ricordato Juncker - anche se dall'inizio della crisi i deficit sono diminuiti, dimostrando che il patto di stabilitá funziona".

Discorso sullo Stato dell'Unione/ Juncker: la Brexit non é la fine dell'Unione

L'uscita del Regno Unito dall'Unione europea non deve essere considerata una minaccia per l'esistenza stessa dell'Ue. Lo ha sottolineato nel suo intervento sullo Stato dell'Unione il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. "I nostri amici e partner internazionale si chiedono con preoccupazione se la Brexit non sia l'inizio dello scioglimento dell'Ue - ha premesso Juncker - ma noi siamo sicuri che, pur rispettando e deplorando questa decisione, non c'e' un pericolo per l'esistenza dell'Ue".

Discorso sullo Stato dell'Unione/ Juncker: troppa disoccupazione, serve un'Europa sociale

Uno dei principali problemi dell'Ue e' che "l'Europa non e' abbastanza sociale, e dobbiamo lavorare sui diritti, lo faremo con energia ed entusiasmo". Nel territorio dei Ventotto Paesi membri "rimangono disuguaglianze e ingiustizie sociali" che vanno affrontate. Dal 2013 a oggi, ha ricordato Juncker, sono stati creati 8 milioni di nuovi posti di lavoro in tutta Europa, ma il livello di disoccupazione "resta ancora troppo alto". C'e' un forte rischio di esclusione, ha aggiunto ancora Juncker, "serve un'Europa sociale".

Discorso sullo Stato dell'Unione/ Juncker: l'Ue non e' in gran forma, prossimi 12 mesi cruciali

L'Europa "continua a non essere in gran forma" secondo il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, che cita se stesso nel discorso sullo Stato dell'Unione a Strasburgo. "Un anno fa avevo detto che non c'era abbastanza Unione. Ora molte cose sono successe, e potremmo parlare di una crisi esistenziale: sono troppo pochi i campi in cui esiste una vera integrazione e collaborazione fra i paesi - ha osservato - I prossimi 12 mesi saranno cruciali per creare una nuova Europa che difenda il modo di vivere e i valori europei".

Discorso sullo Stato dell'Unione/ Siria, Juncker: Mogherini sieda a tavolo negoziato

L'Ue deve avere un ruolo piu' importante nella ricerca di una soluzione alla crisi in Siria, ha sottolineato il presidente della Commissione europea. "L'alto rappresentante per la politica estera e vicepresidente Federica Mogherini fa un lavoro eccelente, ma dovrebbe diventare un vero ministro degli Esteri dell'Unione europea e sedere al tavolo dei negoziati sulla Siria". 

Discorso sullo Stato dell'Unione/ Juncker, raddoppiare piano investimenti, 630 mld entro 2022

Il piano per gli investimenti della Commissione europea verra' esteso fino al 2022, con l'obiettivo di accrescere l'effetto leva del Fondo per gli investimenti strategici (Efsi) e mobilitare fino a 630 miliardi di euro. "Vogliamo raddoppiare il piano per gli investimenti, per reperire almento 500 miliardi di euro entro il 2020, e 630 miliardi entro il 2022". Attualmente il piano per gli investimenti, voluto da Juncker e promesso nel 2014 in occasione della sua elezione a capo dell'esecutivo comuntario, intende mobilitare 315 miliardi di euro per grandi opere fino al 2018.

Discorso sullo Stato dell'Unione/ Juncker, contrari a pena di morte, rispettare stato diritto

"Siamo contrari alla pena di morte" e l'Ue "promuove e difende lo stato di diritto dovunque, in Europa", ha detto il presidente Juncker. Anche se Juncker non ha chiarito a chi si riferisse in particolare nel rilasciare le dichiarazioni, il riferimento potrebbe essere alla situazione in Turchia: dopo il fallito colpo di Stato infatti, il presidente turco Recep Taiyyp Erdogan, ha piu' volte ipotizzato la reintroduzione della pena capitale.