Affari Europei
Ue, maxi multa da 1mld a Google. La proposta: usarli per i migranti

Oggi l'Ue staccherá una multa da un miliardo a Google per abuso di posizione dominante. La proposta: i soldi siano usati per l'accoglienza dei migranti
Oggi la Commissione europea dovrebbe staccare una multa da un miliardo di euro a Google. Big G é infatti accusata dall'Antitrust europeo di aver sfruttato la sua posizione dominante per favorire il suo servizio di shopping online, introducendo di fatto una distorsione nel mercato a discapito dei consumatori. Google potrá fare ricorso e prima che stacchi un assegno passeranno molti mesi, ma alcuni pensano che i soldi entrati nel bilancio comunitario attraverso le multe debbano andare a quesi Paesi che devono fronteggiare la crisi dei migranti.
Google sanzionata per abuso di posizione dominante
L'Antitrust di Bruxelles ha in programma per oggi una multa da un miliardo di euro per il gigante di Internet Google. Lo sostiene il Financial Times, citando fonti vicine all'inchiesta. La sanzione verrebbe comminata per abuso di posizione dominante nel mercato in relazione al servizio Google Shopping. La multa farebbe salire la tensione tra Europa e Usa e sarebbe la prima sanzione di una grande autorita' antitrust a livello globale nei confronti di Google.
Margrethe Vestanger, il commissario Ue alla Concorrenza, alla fine dell'anno scorso, ha gia' rifilato una stangata da 13 miliardi di euro a Apple, considerando illegali i benefici fiscali concessi al gruppo Usa dall'Irlanda, che le hanno consentito di pagare meno tasse rispetto alle altre imprese nel corso di molti anni. Apple e' ricorsa in appello. La commissione Ue non ha rilasciato commenti sul caso Google, mentre l'azienda Usa ha dichiarato di "continuare a collaborare costruttivamente con le autorita' europee" e di considerare "buone per i consumatori, gli operatori e la concorrenza" le innovazioni dello shopping online.
I soldi delle multe ai Paesi di primo approdo
Italia e Grecia sono in prima linea nell'accogliere i migranti che provengono dai teatri di guerra o dai Paesi poveri dell'Africa. E anche se l'Unione europea sostiene economicamente i Roma ed Atene per il lavoro che svolgono la situazione é tutt'altro che rosea. Ecco allora che si potrebbero destinare i fondi freschi che entrano nelle casse di Bruxelles con le multe all'accoglienza.