Affari Europei

Ue, venerdì riunione dei Ministri dell'Interno. Sul tavolo l'ipotesi di una polizia europea

Fino ad oggi gli Stati europei hanno collaborato sul tema della sicurezza interna, ma con molte reticenze e senza condividere fino in fondo tutte le informazioni di cui intelligence e polizie varie erano a conoscenza. Per gli Stati dell'Unione europea le questioni di sicurezza interna erano sempre state materia delicata, non da condividere con le forze dell'ordine di Paesi vicini, anche se tutti sotto il tetto comune dell'Europa.

Oggi le cose sembrano cambiare. L'Europa ha a disposizione vari strumenti di cooperazione. I principali sono Europol e Frontex. Il primo è un'organizzazione che funge da coordinamento tra tutte le polizie dell'Unione. Mette a disposizione informazioni, coordina operazioni, fa formazione, anche se non ha un vero corpo di polizia capace di agire sull'intero territorio dell'Unione.

Il secondo strumento è Frontex. Nato anche questo per coordinare le polizie di frontiera degli Stati Ue, mettendo in comune informazioni, best practice e banche dati, con la crisi dei migranti degli ultimi anni è cresciuto enormemente e ora dispone di uomini e mezzi (messi a disposizione dagli stessi Stati membri) per pattugliare i confini dell'Unione.

La proposta ora è di andare oltre e creare un vero corpo di polizia comunitario, capace su alcune materie specifiche di agire attraverso indagini e anche arresti su tutto il territorio dell'Unione europea. Una sorta di Fbi comunitaria, capace ad esempio di fare indagini sui flussi finanziari che alimentano la macchina da guerra dell'Isis. Ma anche in grado di arrestare i sospetti (come i foreign fighters) o compiere sequestri.

L'ipotesi è sul tavolo, anche se ancora vaga. Già, perché negli ultimi tempi gli Stati membri sembrano volere sempre meno Europa. I Paesi dell'Est sono più euroscettici che mai, la Gran Bretagna di Cameron ha un piede fuori dalla porta, mentre il governo Merkel è profondamente indebolito al suo interno dalla politica delle porte aperte ai migranti.

Ecco dunque che la creazione di un corpo di polizia europeo avrà vita dura, anche se a detta di molti sarebbe lo strumento ideale per combattere dei criminali che, come si è visto a Parigi, passano da uno stato all'altro. Alcuni venivano dal Belgio, altri dalla Siria, passando dalla Grecia.