Affari Europei
Vitalizi, proposta dei 5Stelle anche al Parlamento Ue

Gli eurodeputati 5Stelle chiedono che anche ai parlamentari europei sia applicato il metodo contributivo per il calcolo della pensione
“Gli europarlamentari hanno diritto a un vitalizio dopo appena un anno di mandato. E c’è ancora una cosa più scandalosa: un eurodeputato prende la pensione senza versare mai un euro di contributo. Questi privilegi anacronistici devono finire e ancora una volta il M5S è in prima linea, e da solo, a combattere questi privilegi. Abbiamo presentato al Parlamento europeo una risoluzione che cancella questo retaggio feudale e trasforma in sistema contributivo la pensione degli eurodeputati. Chiediamo a tutti i soggetti politici di sostenere la nostra proposta e sollecitiamo il Presidente Tajani a intervenire”, così Ignazio Corrao, eurodeputato M5S, durante una conferenza stampa al Parlamento europeo di Bruxelles.
“Tutti gli eurodeputati, al compimento dei 63 anni di età, hanno diritto a un pensione di anzianità a vita pari al 3,5% della retribuzione per ciascun anno completo di esercizio di mandato. Questo privilegio scatta dopo appena un solo anno di mandato e, in questo caso, l’importo ammonta a 296 euro al mese. Con una sola legislatura completa, invece (5 anni di mandato), ogni europarlamentare matura una pensione a vita pari a 1.484,70 euro al mese. Questo importo raddoppia se l’europarlamentare fa due legislature. Il costo delle pensioni dei deputati europei è a carico del bilancio dell'Unione europea. Bisogna cambiare al più presto l’articolo 14 dello Statuto dei deputati del Parlamento europeo che disciplina il trattamento pensionistico degli eletti. I parlamentari europei devono pagare i contributi pensionistici e devono maturare tutti quei requisiti richiesti ai cittadini che rappresentano”, ha spiegato l’eurodeputato M5S Marco Valli.
“L'Europa si comporta come una matrigna: ai politici concede assurdi privilegi, ai cittadini impone sacrifici nel nome dell'austerity. La casta con il vitalizio in tasca è la stessa che ha preteso i tagli alle pensioni di tutti i cittadini. È arrivato il momento di spazzare via i privilegi. Abbiamo scritto una lettera ufficiale al Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, richiedendo che la nostra proposta sia trasmessa in tempi rapidi alla Commissione parlamentare competente. Inoltre, chiediamo il ricalcolo dei trattamenti previdenziali che vengono erogati agli ex europarlamentari: nel 2014 questa casta era composta da 192 tra politici, vedove, vedovi o altri beneficiari di reversibilità che, a fronte di pochi anni di lavoro, godevano di pensioni di lusso”, ha aggiunto Laura Agea, eurodepuata M5S e vice capo delegazione al Parlamento europeo.