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Alluvione Emilia Romagna, Bonaccini a Meloni: "Ignorate le nostre richieste"
Il governatore dell'Emilia Romagna: "Tempi lunghi per i soldi, ora serve un incontro urgente con la premier Meloni”
"Con questa lettera, facciamo nostro questo legittimo grido di allarme e la richiesta di attenzione che si sta sollevando dai nostri territori. Proprio per la dignità e la civiltà dimostrate in questi mesi così difficili, le nostre comunità meritano risposte in tempi brevissimi, sotto forma di atti concreti". Così come, prosegue il presidente della Regione, "il Commissario Figliuolo, con il quale la collaborazione sta proseguendo in maniera proficua e quotidiana, in stretto raccordo con le amministrazioni e le strutture regionali, va messo nelle condizioni di lavorare velocemente con risorse e stanziamenti certi al più presto".
Nella lettera alla premier, Bonaccini, il sindaco della Città Metropolitana e i presidenti delle Province avanzano due proposte all'Esecutivo. La prima consiste "nell'attivazione del risarcimento del danno per famiglie e imprese attraverso il meccanismo del credito d'imposta", che garantirebbe un beneficio immediato con la disponibilità immediata di tutte le risorse spettanti. La seconda è la messa a disposizione degli stanziamenti già previsti in due provvedimenti del Governo e non impiegati, se non in piccola parte: dei 900 milioni di euro previsti per l'attivazione degli ammortizzatori sociali, risultano domande per solo 30 milioni, mentre dei 300 milioni destinati al ristoro per le aziende a forte vocazione all'export, solo una piccola parte è stata impiegata. E' a disposizione, dunque, un tesoretto di oltre 1 miliardo di euro che anche le rappresentanze istituzionali ed economiche del Patto per il Lavoro e per il Clima hanno condiviso vadano ridestinate per coprire gli indennizzi privati per famiglie e imprese, d'accordo con le modalità che vorrà attivare il Commissario per la ricostruzione.
E proprio nell'altra lettera inviata ieri al Commissario Francesco Paolo Figliuolo, Bonaccini ha chiesto al Generale un incontro in presenza a Bologna insieme a tutti i firmatari del Patto per il lavoro e per il Clima, sulla scia di quello dello scorso 3 luglio. Il Commissario ha già confermato la propria disponibilità e a breve sarà definita la data.