Le scelte di armocromia di Elly Schlein lascino indifferenti

Lo stile della segretaria del Pd, come quello di Giorgia Meloni, adeguati alla loro leadership

Di Ernesto Vergani
Giorgia Meloni ed Elly Schlein
Lo sguardo libero

La differenza la fanno intelligenza e intelletto

Sorprendono le critiche indirizzate a Elly Schlein per l’intervista a Vogue Italia in cui afferma di avere una consulente di immagine esperta in armocromia - la facoltà di abbinare i colori degli abiti a quelli del corpo (pelle, occhi, capelli) -, scelta comprensibile, che dovrebbe lasciare indifferenti.

Allo stesso modo colpiscono le espressioni di disappunto, nate per così dire spontaneamente, rivolte allo stile di Giorgia Meloni. Ciascuno possiede/dovrebbe possedere uno stile suo proprio nel vestire, anzi dovrebbe essere in grado di andare oltre il medesimo, cosa più semplice di quanto si può fare  in altri ambiti, come la musica, si pensi al suono della chitarra di Brian May dei Queen, uno stile unico,  immutabile.  

Al di là di tutto, l’importante sono i risultati, il fatto che il Pd continui a crescere nei sondaggi e che Giorgia Meloni sia la prima donna a capo del Governo italiano; che entrambe vanno per la propria strada e alla fine decidono con la propria testa. Ciò che più conta sono intelligenza e intelletto, la vera differenza. Non in vendita.

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