"Gina Lollobrigida? Meglio di Loren e Pampanini": il ricordo di Monicelli
Il regista Mario Monicelli ricorda la diva Gina Lollobrigida nel testo "La sostenibile leggerezza del cinema"
Gina Lollobriga era un’artista poliedrica e completa che non ha smesso mai di stupirci. Il ricordo di Monicelli
Nel giorno del funerale voglio omaggiare Gina Lollobrigida, icona del cinema italiano ed internazionale, con l’attestazione di stima da parte del regista Mario Monicelli, raccolta da me e dal collega Mariano Sabatini, nel libro intervista “Mario Monicelli. La sostenibile leggerezza del cinema”. Nel 1950 Monicelli e Steno scelsero “la Bersagliera” in “Vita da cani”per interpretare il ruolo della ribelle Margherita chiamata a sostiture una soubrette in teatro che ottiene un successo inaspettato.
Durante la lunga intervista rilasciataci dal maestro nella sua casa al rione Monti, parlando delle attrici del nostro cinema, chiedemmo a Monicelli quale preferisse tra le tre grandi dive dell’epoca: Pampanini, Lollobrigida e Loren.
Monicelli, senza esitazione, rispose: “Gina Lollobrigida. Ha fatto negli anni quel carattere di italiana con grande gusto, spirito e acutezza. La Loren è pure brava ma è stata molto aiutata da De Sica e dal personaggio de La Cioiara. Salvo i primi film in cui interpretava i ruoli di napoletana, cioè se stessa, dopo è sempre stata un po’ statuaria e ripetitiva. La Lollo ha partecipato a pochi film, rispetto alle altre due attrici. Ma, ugualmente, ha avuto un grande successo internazionale, senza avere un produttore alle spalle.”
Infatti la Lollo, durante la sua carriera ha conquistato importanti riconoscimenti fra cui: il Golden Globe per “Torna a Settembre”, diretta da Robert Mulliga, sette David di Donatello, tre Nastri d’argento, una candidatura ai Bafta per “Pane, amore e fantasia”, il film di Luigi Comencini con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida considerato come il punto di svolta del nostro cinema verso la commedia all’italiana, ed una stella sulla Hollywood of Fame.
Gina Lollobriga era un’artista poliedrica e completa che non ha smesso mai di stupirci. Dopo aver lasciato il mondo del cinema ha portato avanti la sua carriera cinematografica, iniziò una carriera come fotoreporter, che la portò negli anni Settanta a intervistare Fidel Castro, e poi come scultrice e pittrice di grande talento.