Armi alla Colombia, la rivelazione: "Carte segrete di Leonardo date a D'Alema"
Una "manina" dei piani alti passò all'ex premier documenti commerciali riservati. L'audit aziendale incastra l'ex premier e l'ex Ad Alessandro Profumo
Armi alla Colombia, l'inchiesta interna in Leonardo svela tutto
Continua a tenere banco la vicenda del tentativo di vendere armi alla Colombia che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati, tra gli altri, anche di Massimo D'Alema e dell'ex amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo. Le novità arrivano proprio dal colosso delle armi. L'allora presidente Luciano Carta, infatti, - si legge su La Verità - dopo gli audio pubblicati dal giornale di Belpietro dispose un audit poi consegnato al ministero dell'Economia e, più recentemente, alla Procura di Napoli, l'ufficio giudiziario che sta indagando sulla corruzione internazionale.
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Dalla ricostruzione - prosegue La Verità - emerge come D'Alema avesse contattato l'Ad Alessandro Profumo e lo avesse informato di avere un canale interessante per la vendita di armamenti in Colombia. A questo punto - stando alla ricostruzione - sarebbe partito dall'alto l'ordine di trasmettere a D'Alema documenti riguardanti questa commessa. Un passaggio che sarebbe avvenuto senza le dovute cautele. Infatti si trattava di documenti classificati per cui non sarebbe stato firmato alcun "accordo di non divulgazione" da parte dei destinatari delle carte che riguardavano caccia militari e sistemi radar.