Auto elettrica esplosa, i proprietari ad Affari: "Devastata anche la casa"

Il proprietario dell’auto elettrica esplosa: “Vedersi la casa distrutta solamente perché ho parcheggiato l'automobile mi sembra assurdo”

di Antonio Amorosi
Cronache

Intervista ai due proprietari, militari della Gdf, dell'auto elettrica esplosa a Treviso che ha distrutto una casa, un’altra auto e mandato in blackout il quartiere. La vettura era nuova e funzionava perfettamente. Già una compagnia di traghetti ne ha vietato l’imbarco causa rischio incendio

 

Parcheggi l’auto nuova nel garage di casa e ti esplode mandando in mille pezzi tutto ciò che c’è intorno. E’ la storia della Renault Zoe elettrica del 2020 che ha scioccato una famiglia di Treviso e mandando in tilt un quartiere. L'auto apparteneva a Giovanni Dragone e alla moglie Valentina Elia, genitori di un bambino di due anni e mezzo, entrambi militari della Guardia di Finanza, uno in servizio al comando provinciale di Venezia e l'altra in quello di Treviso

Giovanni Dragone ad Affaritaliani:“Confermo quanto le ha detto ieri l’ispettore dei Vigili del fuoco. Ci siamo davvero spaventati tanto. È stata un'esplosione abbastanza importante, nessuno si aspetta l'esplosione dell’auto. Era semplicemente posteggiata. Stiamo cercando di capire l'entità dei danni ma tra casa, un’altra auto distrutta, materiale incendiato e il resto sono elevati”. 

Dove siete ora?

“Fuori casa. Da padre di un bimbo di due anni e mezzo è dura (la voce è quasi rotta, ndr). E’ stato un bello spavento e un grande pericolo. Ci siamo trasferiti da poco e vedersi la casa distrutta solamente perché ho parcheggiato l'automobile mi sembra assurdo. I nostri vicini che ci hanno abbracciati nella notte, i colleghi, gli amici e i parenti ci stanno dando una mano tutti. Ora vogliamo avere contezza di quanto accaduto con le valutazioni delle autorità competenti”

Come è stato lo spegnimento?

“Per spegnere la batteria dell’auto i Vigili del fuoco hanno impiegato più di due ore. L'incendio era stato domato ma per la batteria dell'auto ci hanno messo davvero tanto tempo. L'ho visto con i miei occhi. E’ così”

La casa automobilistica o la concessionaria vi hanno contattato?

“Non con me, non sono a conoscenza di altri”

L’ auto è nuova?

“Sì, nuova, non ha neanche fatto la prima revisione che per legge va fatta decorsi i quattro anni. Le manutenzioni ordinarie erano state fatte tutte. Ho pagato anche il bollo ed ero esentato, pensi lei. Siamo ancora sotto choc. La sicurezza è la prima cosa. Ho un bimbo piccolo”

Acquistare un auto oggi non è semplice, ormai è un bene di lusso...

“Io ne ho perse due...”

Se domani succede un cosa del genere in un parcheggio sottoterra che facciamo?

“E’ un disastro…”

In animo suo che pensa? La prossima macchina che si compra come sarà?

“Se me la compro sarà a gasolio. L’elettrica è stata un esperienza veramente negativa. E’ capitato l’esplosione di altre auto ma non così”

Aveva comprato l’auto elettrica per motivi ecologici?

“Sì, anche per motivi di carattere ecologico perché volevo provare questo tipo di esperienza. In termini economici non è che ci siano dei vantaggi, dei contributi. Non ho usufruito di rottamazioni”

 

Valentina Elia ad Affaritaliani

Si sono letti pochi racconti di auto elettriche esplose, apparentemente senza motivo, eppure ci sono...

“Se ne parla poco o non se ne parla affatto. Lo avessimo saputo prima saremmo intervenuti in modo diverso. Abbiamo un bambino piccolo”

Ricordo a memoria la compagnia norvegese Havila Kystruten che ha vietato, sui propri traghetti, l’imbarco a veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno, a causa del rischio di incendio

“Ci sarà un perché… “

Se loro si pongono questo problema perché noi, come collettività, non ce lo poniamo?

“Eh… nella grandissima sfortuna capitataci siamo stati fortunati perché è capitato senza recare danno ad altre persone ed è successo di notte, non c'erano persone nei pressi, anziani, bambini. Aldilà dei nostri ingenti danni e lo spavento è successo sotto casa, non in un parcheggio del supermercato o nel parco giochi, dove porto mio figlio a giocare il pomeriggio. Quanto meno vendiamo il lato positivo anche se ne ha pochi”

Avete fatto questa scelta anche per motivi ecologici?

“Più che altro per provare. Avevamo un diesel. Sicuramente abbiamo una sensibilità ecologica ma anche per avere un alternativa, viste le limitazioni che ci sono. Non demonizzo l’elettrico, figuriamoci, però è stato un grosso danno per noi e un grande spavento”

 

 

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