Cronache
Vaticano, la caduta di Padre Georg. Da potente prefetto a semplice prete
Papa Francesco si era legato al dito l’episodio del libro del cardinal Sarah e aveva deciso da tempo di non dare nulla all’ex segretario di Benedetto
Padre Georg torna a casa con le pive nel sacco
La Santa Sede si è liberata di Padre Georg Gänswein con un breve comunicato: “In data 28 febbraio 2023, Sua Eccellenza monsignor Georg Gänswein ha concluso l’incarico di Prefetto della Casa Pontificia. Il Santo Padre ha disposto che Monsignor Gänswein dal 1° luglio rientri, per il momento, nella sua Diocesi di origine”.
“Diocesi di origine” che è quella di Friburgo, in Germania. Quindi le indiscrezioni che volevano Padre Georg Nunzio Apostolico in Costa Rica si sono rivelate prive di fondamento mentre quelle trapelate nell’ultima udienza del 19 maggio erano corrette e confermavano quelle di marzo. Formalmente, il suo incarico prefettizio era scaduto il 28 febbraio scorso, esattamente dieci anni, cioè due mandati di due lustri l’uno. In realtà, Gänswein era stato informalmente esautorato da Papa Francesco dal ministero prefettizio già nel 2020 quando il Pontefice gli aveva detto: “lei rimane prefetto ma da domani non torna al lavoro”.
Così il presule deve trasferirsi – senza incarico – nel versante meridionale della Foresta Nera, dove era nato. L’unica speranza di Padre Georg è racchiusa solo in quel “per il momento” che può significare anche una eventuale apertura futura se “si comporterà bene” e cioè non pubblicizzerà più il suo libro e non parlerà più delle vicende di cui è a conoscenza. Ma riavvolgiamo il nastro.