Fauci, laurea ad honorem a Siena: "Disinformazione un virus". Protesta No Vax
Lo scienziato Usa ritira l'onorificenza nella città Toscana, ma deve subire diverse proteste
Siena, laura ad honorem per Fauci: protesta No Vax
Città blindata a Siena da polizia,carabinieri e guardia di finanza per l'arrivo nella città da varie località italiane di gruppi di area no vax per protestare contro la concessione allo studioso statunitense Antony Fauci e al professor Rino Rino Rappuoli della laurea honoris causa da parte dell'università di Siena. I manifestanti si sono radunati ai giardini della Lizza, poco lontano dal centro storico di Siena dove sono stati preparati dei gazebo e un palco per chi volesse intervenire inalberando cartelli e striscioni contro lo scienziato statunitense. "Fauci go home" lo slogan più volte ripetuto.
"Ciò che è preoccupante - sottolinea l'avvocato Alessandro Fusillo presidente del Movimento libertario - è l'inserimento di Fauci nei Biotecnopolo di Siena. Sono qui per protestare contro Fauci per dire che non mi sta bene da italiano e da cittadino del mondo che un personaggio come lui non solo vada premiato ma vada a collaborare nel biotecnipolo. Fauci - sostiene il legale - è l'autore una serie di direttive che si sono dimostrate non solo Inutili ma addirittura deleterie a cominciare dalle mascherine, lock down, chiusure, trattamenti obbligatori. Quindi per me non deve essere premiato ma anzi processato".
"Non è ironico che io abbia contribuito per più di mezzo secolo a salvare milioni di vite e che ci siano lì fuori persone da cui mi devo difendere?", dice Fauci a La Stampa. "Sono preoccupato per l’integrità dei Paesi democratici. Quando puoi mentire spudoratamente,quando le persone considerandole verità alternative qualcosa di normale, quando puoi dire qualsiasi cosa contro ogni evidenza senza alcuna conseguenza, le persone sono confuse, la scienza non basta a convincerle".
Dice ancora Fauci a La Stampa: "Cattiva informazione e disinformazione sono i nemici della salute pubblica. Non dobbiamo lasciare che accada di nuovo, dobbiamo trovare delle contromisure. I social media diffondono fake news alla velocità della luce, le persone si affidano solo alle loro echo chambers, che siano Fox News o una chat on line, e la cattiva politica ci salta su: vede un gruppo di persone pronte a credere a qualsiasi cosa contro ogni evidenza e le usa per i suoi interessi. È esattamente quello che ha fatto Trump".