La veggente di Trevignano non molla e accusa le istituzioni di blasfemia

La sedicente veggente di Trevignano, la signora Gisella, sostiene di parlare con la Madonna

Di Giuseppe Vatinno
Gisella Cardia
Cronache

Veggente di Trevignano, la signora Gisella non si arrende e passa al contrattacco: accusa le istituzioni di blasfemia

Insiste, persiste e non molla la sedicente veggente di Trevignano, la signora Gisella, che dice di vedere e di parlare con la Madonna. Lo fa dal lontano 2016 quando tutto cominciò. «Il 21 aprile, tardo pomeriggio, stavo con mio marito in casa, quando all'improvviso, mi sentii chiamare: “Figlia mia, figlia mia”». Il marito non sentiva nulla, però. «Rivolsi allora lo sguardo verso la Madonnina. Venni attratta da una luce e da una nuvoletta che piano piano prendeva sembianze. Era tutto ovattato. Ma vidi: aveva il manto celeste e il vestito rosa, bellissima».

Affaritaliani si era addirittura intrufolato qualche tempo fa per vedere cosa stesse veramente accadendo. Il reportage di quella giornata particolare lo si può leggere qui:

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La storia è abbastanza nota. La Madonna apparirebbe (solo a lei) in un campo vista lago di Bracciano. Ma sia il passato che il presente lasciano pesanti dubbi su tutta la vicenda.

Basti pensare che la veggente ha raccontato di uno stupendo miracolo e cioè la ormai famosa “moltiplicazione degli gnocchi” (non si tratta di uomini avvenenti, secondo la terminologia della Littizzetto) nel suo frigo casalingo. Un aiuto celeste –a suo dire- per i fedeli riuniti nella sua magione, qualcosa che avrebbe a che fare con la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Il Vaticano ha già contestato la veridicità delle apparizioni sebbene siano ancora in corso i lavori di una commissione ufficiale guidata dal vescovo di Civita Castellana.

Ne abbiamo parlato qui:

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Ma anche dal punto di vista burocratico – amministrativo le cose non si mettono bene per lei e il marito. Qualche giorno fa la notizia: il Tar non ha accettato il ricorso e così la signora Gisella deve sbaraccare. Il ricorso riguardava la sospensione dell’ordinanza comunale che imponeva la demolizione dello spazio di culto, situato in via delle Rose. Si tratta di panche e di una statua della Madonna dove tre di ogni mese si radunano i fedeli. La medium dunque non si ferma e poiché l’ordinanza riguarda le strutture fisse continuerà con quelle mobili. La veggente dice che la rimozione della statua della Madonna è un atto di “blasfemia”. E quindi se ad uno apparisse Giove, potrebbe –immaginiamo- accampare gli stessi diritti.

Intanto vanno avanti le indagini della Procura di Civitavecchia per una storia di soldi che un ex adepto pentito avrebbe versato. Dunque il prossimo 3 agosto la riunione mensile si farà con strutture diverse.

Il caso sta diventando eclatante non per la supposta paranormalità ma per il fatto che intorno alla supposta veggente è sorto un business, visto il numero di turisti che giungono da ogni parte nel ridente paese lacustre. Senza contare le interviste che si immagina siano lautamente remunerate a media nazionali, come Mediaset e la Rai. Ma si sa come vadano queste cose in Italia e magari fra poco la Madonna apparirà anche in Consiglio comunale.

 

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