Madonna di Trevignano, "la veggente" dovrà smantellare tutto. Furia di Gisella Cardia

Dopo aver perso al Tar, la "veggente" Gisella Cardia avrebbe intenzione di proseguire la battaglia legale rivolgendosi al Consiglio di Stato

Di Redazione Cronache
Gisella Cardia
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Gisella Cardia dovrà smantellare la teca e l'altare. La decisione del Tar del Lazio

La “veggente” di Trevignano dovrà smantellare tutto. Il Tar del Lazio, alla fine, ha dato ragione alle autorità locali: Gisella Cardia dovrà smantellare la teca dove apposta la statua della Madonna che le farebbe da tramite con il divino e l'altare, sul terreno che dà sul lago di Bracciano.

Come scrive Fanpage, le ragioni sono semplici: la struttura è infatti abusiva e non può essere edificata. Ora la donna che parla con il divino e il marito, con la loro "Associazione Madonna di Trevignano", da quanto apprende Fanpage avrebbero intenzione di proseguire la battaglia legale rivolgendosi al Consiglio di Stato dopo aver perso al Tar, ma nel frattempo l'autorità comunale potrebbe procedere allo smantellamento coatto.

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Già lo scorso mese l'arrivo dei guardia parco degli operai che avevano proceduto alla rimozione di gazebo e tettoie, mentre Luigi Cardia è stato rinviato a giudizio per abusivismo edilizio, dopo le contestazioni avanzate dall'Ente Parco di Bracciano e Martignano, presentate presso il Tribunale di Civitavecchia.

Il prossimo 3 luglio alle 15.00. come ogni 3 del mese alle tre del pomeriggio, è in programma il contatto divino della “veggente”. Mentre le autorità ecclesiastiche, pur ancora prudenti sull'affermare con certezza la natura di quanto accade a Trevignano, hanno sconsigliato ai fedeli di recarsi alla cerimonia delle apparizioni, mentre ai prelati è stato fatto divieto di dispensare la comunione a quello che ormai viene chiamato il Campo dei Rosari.

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