Malattie mentali-forze dell’ordine,Affaritaliani sta con polizia e carabinieri
Omicidio di Genova, dopo l'intervento del direttore Perrino a "Ore 14" un chiarimento sulle forze dell'ordine e sulla figura dello psicologo
Le forze dell'ordine, il delitto di Genova e la figura dello psicologo
Ieri lunedì 2 maggio il direttore di affaritalianil.it Angelo Maria Perrino è intervenuto nella trasmissione Ore 14 commentando il caso della donna uccisa dal fratello a Genova. Ci giunge notizia di un malinteso che vogliamo chiarire. In casi come questi dove esplode la violenza non si può mettere nelle mani di un agente giovane, magari inesperto, il peso di un intervento sul territorio che non riguarda un banale reato o un furto di motorino ma richiede delle competenze specifiche in psicologia. Lungi dall’essere un attacco ai carabinieri e alla polizia con cui il direttore ha contatti professionali tutti i giorni, in realtà è uno schierarsi a favore delle forze dell’ordine che lavorano sotto organico e su cui ricade il peso di una società che si sta incattivendo a causa del Covid e della guerra e che è attraversata da gravi disagi, turbamenti e conflitti.
Nelle precedenti trasmissioni il direttore ha parlato della figura dello psicologo di base e della legge in cantiere e già operativa in regione Lombardia. Il senso del discorso è: non lasciamo soli carabinieri e poliziotti di base che a volte in piccole caserme si trovano a gestire grandi territori e periferie disagiate e che talvolta pagano un prezzo personale, anche con la loro vita. L’intera collezione di affaritaliani.it dimostra quanto siamo stati attenti a pubblicare le posizioni interne del personale in divisa, a partire dai loro comunicati sindacali. Noi siamo a favore delle forze dell’ordine.
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La sintesi televisiva ha forse alterato il pensiero del direttore e nella puntata odierna di Ore 14 affronterà di nuovo il caso di Genova. Come è stato fatto per altri settori, per esempio quello dei minori, dove è stata inserita la figura dello psicologo per affiancare gli agenti, così come per i delitti contro le donne, contro la criminalità economica, contro i reati di terrorismo, dove sono state inserite figure e professionalità specialistiche, così ora bisognerebbe costruire sezioni specializzate sui soggetti affetti da turbe psichiche che mettono in difficolta perfino gli stessi professionisti competenti senza lasciare un insieme di eterogenee denunce quotidiane nelle mani di un unico agente verbalizzante.
Non lasciamo solo il poliziotto o il carabiniere a gestire fenomeni profondi e straordinari. Le stesse forze dell’ordine poi devono relazionarsi con un magistrato su patologie molto complesse a volte celate, nascoste, covate per anni, che richiedono una profonda verifica utilizzando tecniche e indagini specialistiche in modo da fornire agli stessi magistrati dei verbali, dei rapporti di polizia giudiziaria, adeguati a illustrare compiutamente la notitia criminis in tutte le sue implicazioni e quindi a bloccare sul nascere, grazie all'intervento tempestivo della magistratura, forme reiterate e seriali di reati che poi esplodono in omicidi violentissimi come nel caso di Genova. Potremmo difenirla cronaca di una morte annunciata.
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