Pascale, esordio politico chic da Gruber: "Mai stata del Pd ma voterò Schlein"
L’ ex compagna di Berlusconi (oggi attivista LGBTQI+) si schiera col Pd. E intanto spuntano carte e intercettazioni sui bonifici di Silvio all'ex senatore & co.
Berlusconi "tradito" da Pascale: "Voterò Schlein"
Esordio politico convincente per Francesca Pascale, attivista per i diritti Lgbtqi+ ed ex compagna di Silvio Berlusconi (oggi moglie della cantante Paola Turci), che si è presentata in modo raffinato e chic in prima serata televisiva. Pascale ha dichiarato che alle prossime elezioni voterà il Partito democratico. Un'affermazione che è arrivata a Otto e Mezzo, programma di La7 condotto da Lilli Gruber.
«Io non ho mai votato per il Pd e penso che alle prossime elezioni voterò la persona che è Elly Schlein perché mi rappresenta, rappresenta le mie esigenze in una società che ha bisogno di guarire», ha detto Pascale che domani sarà presente a Milano per la manifestazione in piazza Scala organizzata dai dem e dalle associazioni Lgbtqi+.
Le nuove carte sui bonifici a Dell'Utri & co.
Nel frattempo, Repubblica e il Fatto Quotidiano riporta ampi stralci delle oltre 500 pagine di una nuova relazione tecnica della Dia di Firenze che esamina tutte le operazioni, considerate "anomale", alle origini delle fortune del leader di Forza Italia. I magistrati si concentrano sui rapporti economici tra l'uomo di Arcore e il suo storico braccio destro. "Ora la procura di Firenze ragiona anche su nuovi documenti acquisiti nel gennaio dell’anno scorso. E analizza i continui versamenti, per decine di milioni di euro, arrivati a Dell’Utri", si legge sul Fatto.
Sempre da Repubblica e Fatto: Nelle carte della relazione ci sono alcune intercettazioni di Miranda Ratti, moglie dell’ex senatore che, come scrive la Dia, “ritiene di essere portatrice, e titolare, di veri e propri diritti economici verso Berlusconi“, e insiste per far capire “che il debito verso di loro è ancora aperto“. “È un fatto di principio, l’obiettivo va portato fino in fondo, io non mollo“, è una frase della donna, che aggiunge come alla base ci sia “una storia nostra”. Per la Dia c’è “la consapevolezza che tutte le loro richieste, assecondate da Berlusconi, trovano fondamento in una sorta di risarcimento di quanto hanno patito nel tempo per colpa sua, per averlo, probabilmente, coperto“.
A questo proposito viene riportata una confersazione tra Ratti e Simonetta Fossombroni, moglie di Denis Verdini: scrive la Dia che la consorte di Dell’Utri si lamenta del fatto che Berlusconi sta pagando chiunque mentre non ha ancora pagato i loro legali. “E, ma se uno non lo ricatta figlia mia…” dice Simonetta Fossombroni. “È quello il punto”, risponde Miranda Ratti.