Roma resta al buio, pure dove abita la Meloni. Ma il problema non è elettrico
Rilevanti porzioni di strade risultano oscurate con gravi problemi in termini di viabilità
Roma senza luce, il problema c'è anche a Mostacciano dove abita la premier. Ecco cosa sta succedendo
Un fenomeno misterioso interessa le nostre grandi città e in particolare la Capitale d’Italia, Roma. Da qualche anno infatti molte zone la notte sono senza illuminazione. Rilevanti porzioni di strade risultano oscurate con gravi problemi in termini di viabilità ma anche di sicurezza dei cittadini. All’inizio gli abitanti pensavano a normali guasti elettrici, inconvenienti che possono sempre essere presenti in una grande città massicciamente interconnessa a vari livelli di reti: gas, acqua, elettricità. Allora i Comitati di quartiere e semplici cittadini chiamavano i gestori per segnalare il black – out. Qualche tempo dopo il “guasto” pareva risolto ma il problema si ripresentava poi a qualche centinaio di metri di distanza con sospetta regolarità come se in effetti fosse stato in qualche modo “programmato”.
Una ipotesi che può sembrare complottista ma che a ben vedere ha i suoi fondamenti. Le recenti crisi energetiche, con conseguente aumento esponenziale dei costi per Stati e quindi cittadini e imprese possono aver suggerito una misura -e cioè quella di “spegnere” interi quadranti della città a rotazione-, senza però avvertire ufficialmente i consumatori per evitare proteste e problemi. Veniamo a casi concreti come quello del Grande Raccordo Anulare (GRA) di Roma, ma la questione –come detto- non cambia di molto per altre grandi città italiane. Se si fa anche una banale ricerca sul Web si scopre che è almeno una decina d’anni che i lampioni sono spenti e che di notte regna il buio assoluto, da giungla nera, in ampi tratti del trafficatissimo anello viario che circonda Roma. Uno dei punti più critici è ad esempio un tratto cruciale e cioè quello dell’immissione del GRA nell’autostrada Roma – Fiumicino che conduce all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci.
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In questo caso in passato (2016) c’erano stati furti di rame e le successive gare fatte da Anas erano state bloccate, come da tradizione, dai soliti ricorsi delle ditte escluse, una prassi purtroppo ben nota nel nostro Paese, di routine. Poi la burocrazia fa il resto. Ma una volta risolto il problema si è ripresentato. Quel tratto è ancora attualmente non illuminato. Nuovo furto di rame? Chiusura programmata per risparmiare energia elettrica? I cittadini non lo sanno e non vengono informati di niente. Come si può affrontare il prossimo “Giubileo adveniente” se manca pure l’illuminazione per l’aeroporto dove sono previsti milioni di pellegrini in arrivo? Che ennesima figuraccia farà Roma e il Vaticano? Un’altra zona spesso al buio è addirittura quella dove abita il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e cioè quella di Mostacciano – Eur.
Via Ildebrando Vivanti è al buio da mesi ed è una strada che percorre il premier ogni sera. Come spesso capita anche a via Don Pasquino Borghi angolo via Domenico Jachino, dove lavora il mitico “benzinaio della Meloni”, Alessandro Zavalloni di cui abbiamo parlato qui qualche giorno fa. Speriamo che la Meloni si occupi della faccenda ma non è detto che riesca a risolvere il problema, perché siamo in Italia, dove tutto è complicato e vige “il mondo alla rovescia”. Infatti le stesse strade a volte sono illuminate misteriosamente in pieno giorno. Se neppure il Primo Ministro ci riesce siamo messi proprio male.