Serendipità, la capacità di trovare quello che non si cerca

Non solo scienziati e scrittori sono testimoni di serendipità. Anche noi, nella nostra vita quotidiana, possiamo assistere al suo manifestarsi

Cronache

Serendipità, quando la casualità riesce a meravigliare la scienza

La parola "serendipità" è un neologismo che risale al 1754. Infatti, il termine "serendipity" è stato coniato dallo scrittore inglese Horace Walpole che lo utilizzò per la prima volta in una lettera per indicare una scoperta fortuita, non frutto di una ricerca. Questa scoperta riguardava un dipinto perduto e faceva riferimento a una fiaba persiana “The three princes of Serendip”, tradotta in italiano come “Tre prìncipi di Serendippo”.

Serendippo era l'antico nome dell'isola di Ceylon, dello Sri Lanka, luogo dov'era appunto ambientato il racconto. Quello che una volta era il nome di un Paese circondato dall'Oceano Indiano, è diventato oggi sinonimo di felici scoperte fatte mentre di stava ricercando altro oppure arrivate per puro caso.

La storia è ricca di episodi di serendipità. Molto spesso riguardano il campo della scienza e della ricerca in questo senso, ma non solo. Per esempio, pensiamo a Cristoforo Colombo: il comandante genovese era salpato dall'Europa nel 1492 per recarsi nelle Indie, il suo obiettivo non era quello di scoprire un nuovo continente come l'America. Sempre in questo senso ricordiamo che, nel 1922, Alexander Fleming scoprì in modo puramente casuale la penicillina mentre stava analizzando una coltura batterica per altri scopi.  

Non solo scienziati e scrittori sono testimoni di serendipità. Anche noi, nella nostra vita quotidiana, possiamo assistere al suo manifestarsi. In qualsiasi momento possono arrivare delle piccole e casuali sorprese: basta sapere osservare con cura la realtà che ci circonda e stimolare la nostra sensibilità senza sentire la necessità di darle sempre una spiegazione razionale.

Imbattersi in un incontro o una scoperta fortuita e piacevole, ci provoca felicità. Ma per sfruttarla è necessario essere aperti alle novità, avere una vita attiva, cercare, anche nelle più piccole cose, la soluzione creativa, e sviluppare una disciplina che non sia routinaria.

L’Ordine degli Psicologi della Lombardia lunedì 17 ottobre alle ore 21, apre virtualmente le porte della Casa della Psicologia per approfondire il tema della serendipità durante l’evento online intitolato “Cogliere e accogliere l'inaspettato - Il magico potere della serendipità”.

Si tratta di una preziosa occasione per approfondire il tema attraverso il racconto di “storie di serendipità” con Fabrizio Doricchi, docente di Neuropsicologia dell’Università La Sapienza di Roma, la scrittrice Chiara Moscardelli e Giulia Sarno, etnomusicologa e ricercatrice dell’Università di Firenze.

Il dibattito sarà coordinato da Maria Silvana Patti, membro del comitato Scientifico della Casa della Psicologia e Davide Baventore, vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. L’evento dell’Ordine degli Psicologi si terrà online sulla piattaforma GoToWebinar ed è gratuito e aperto a tutti. È obbligatorio segnalare la propria partecipazione iscrivendosi sul sito OPL.

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