Sex worker, la proposta di legge dei Radicali per decriminalizzarle
Con oltre 3 milioni di clienti in Italia il sex work genera un fatturato di quasi 3 miliardi di euro
I Radicali hanno avviato la raccolta di firme per una proposta di legge per legalizzare i sex worker
I Radicali a giugno hanno depositato in Corte di Cassazione una proposta di legge per regolamentare i decriminalizzare i sex worker. L'obiettivo è quella di equipararli alle altre catagorie di lavoratori e contrastare altre proposte di legge come quelle del deputato Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia, che prevede l'incarcerazione per i clienti di sex worker e prostitute che si appartano in auto.
Leggi anche: Efe Bal senza segreti: "Vi svelo perchè i miei clienti mi cercano"
Stando alle ultime stime nel coparto del sex work lavorano quasi 100mila persona in Italia. La maggioranza sono donne mentre il 15% sono persone transgender e solo il 5% sono uomini. Il giro d'affari si aggirerebbe su quasi 3 milioni di clienti all'anno con un fatturato che si aggira sui 3 miliardi di euro.
Leggi anche: Maria Sofia, la difesa di Danika Mori: “Il sex work non ci rende immorali”
Come riporta Repubblica, i Radicali chiedono "una piena decriminalizzazione del sex work. Lo scopo è riconoscere il lavoro sessuale come un’autonoma e legittima professione". "Serve rimuovere tutti i divieti, le sanzioni e gli ostacoli normativi che si abbattono su un’intera categoria di persone" con l'obiettivo di regolarizzare i sex worker e rende il loro lavoro più sicuro. Il provvedimento permetterebbe quindi di "essere donne di nessuno" e "godere di una libertà sessuale pari a quella degli uomini"