Zuppi, arriva un Papa italiano? Manovre in vista per una possibile elezione
Con la morte di Benedetto XVI e il possibile addio di Papa Francesco, l'ipotesi di un Pontefice italiano si fa sempre più concreta
Zuppi, arriva un Papa italiano? Manovre in vista per una possibile elezione
Il cardinal Matteo Zuppi ha aperto la sessione invernale del Consiglio permanente della CEI (Roma 23 – 25 gennaio) con un lungo discorso rilevante per le implicazioni “politiche”. Riportiamo un passaggio particolarmente significativo del lungo discorso introduttivo.
"Grandi e impegnative sfide per il bene dell’Italia aspettano il nuovo Governo, cui rinnovo i migliori auguri, assicurando che la Chiesa, in spirito di cooperazione, continuerà il suo impegno per l’intera comunità italiana, per i più deboli, per la coesione della società, per l’educazione e il bene comune. Non possiamo non rilevare i morsi della crisi economica in atto. La povertà nel nostro Paese è aumentata in modo considerevole a partire dalla crisi del 2008 e con essa la diseguaglianza dei redditi, della ricchezza e delle opportunità. Prezioso è il lavoro che Caritas Italiana, con altri uffici della Conferenza Episcopale, sta facendo un monitoraggio della situazione, avanzando anche proposte nel merito (Caritas, Rapporto sulle politiche di contrasto alla povertà in Italia)":
"La pandemia", continua, "che ancora mostra temibili colpi di coda, è stata una calamità che ha provocato tante, troppe morti, e toccato con dolore tante famiglie e comunità. A motivo poi della crisi bellica il nostro Paese sta pagando gli aumenti dei costi dell’energia, che intaccano il potere d’acquisto di famiglie. Sentiamo decisiva la programmazione del PNRR e la preoccupazione che questo sia davvero la costruzione di un sistema e di strutture e infrastrutture capaci di dare sicurezza per il futuro, di vincere il precariato e offrire speranze e garanzie. Questo richiede una determinazione e una collaborazione unica, uno sguardo largo, verso il futuro, non ridotto al contingente e piegato a interessi di parte o speculativi".
Quello del capo dei vescovi italiani è un vero e proprio discorso sullo “Stato dell’Unione” che in questo caso non è tanto la Chiesa cattolica quanto lo Stato italiano. Non può sfuggire che il cardinale, da uomo pragmatico quale è, ha posto al centro del suo discorso proprio la Caritas che dipende dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e che ha bisogno costante di finanziamenti ed infatti Zuppi fa sempre espliciti riferimenti al PNRR che deve finanziare le attività sociali.
L’insolito attivismo di Zuppi nel nuovo anno ha fatto pensare che il tutto, a parte gli ovvi affari correnti, possa essere legato alle dinamiche che sono cominciate dopo la scomparsa di Benedetto XVI e che ha visto anche Papa Francesco particolarmente attivo. Abbiamo già ricordato l’improvviso commissariamento del Vicariato romano, seguito da una girandola di incontri politici, in primis con Giorgia Meloni.
Parimenti ci sono stati ben tre libri “contro” Bergoglio che hanno non poco preoccupato il Pontefice scuotendo le acque d’Oltretevere. È anche noto lo stretto legame fiduciario che unisce Papa Bergoglio con il cardinal Zuppi che lui ha voluto personalmente alla guida della potentissima CEI.
Come del resto è noto che il Papa non vorrebbe suoi successori italiani che non fossero appunto il capo della CEI non ritenendo che il suo Segretario di Stato Pietro Parolin possa sostituirlo. Tutto questo, insieme al fatto che Papa Bergoglio ha più o meno esplicitamente dichiarato che potrebbe lasciare per stanchezza ed età, accende i riflettori sul romano Zuppi, attualmente Arcivescovo di Bologna, che potrebbe segnare un ritorno di un Papa italiano alla guida del Soglio di Pietro.