Borsa, listini Ue in rosso: reggono solo i titoli oil. Male le banche, Tim giù

Sullo sfondo le preoccupazioni economiche, le condizioni di politica monetaria, la tensione sulle materie prime e il rialzo del petrolio

Economia
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Piazza Affari, i titoli più acquistati sono i petroliferi. Scivoloni più importanti su Telecom Italia, Prysmian e Moncler 

Dopo un avvio debole per le Borse europee, sulla scia dei prezzi del petrolio che salgono al massimo dal 2014 (ne abbiamo parlato qui), s'intensificano le vendite a Piazza Affari. In particolare, a metà mattina, il Ftse Mib perde un punto percentuale, quando a Parigi il Cac40 scende dell'1,14%, a Francoforte il Dax40 dell'1,1%, ad Amsterdam l'Aex dell'1,27%, mentre il Ftse100 di Londra e l'Ibex35 di Madrid reggono meglio e perdono entrambi mezzo punto percentuale.

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Dopo la seduta positiva di ieri, senza la bussola di Wall Street, chiusa per festività, prevale una certa cautela sui mercati continentali, con gli investitori che iniziano a valutare la possibilità che la Federal Reserve rialzi i tassi prima del previsto, ovvero prima di marzo. Con la riapertura dei mercati Usa, riparte anche la stagione delle trimestrali con alcuni big del settore finanziario tra cui Goldman Sachs.

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In linea generale, i mercati europei si muovono sulla scia di quelli asiatici, con il Nikkei alla Borsa di Tokyo che ha chiuso in calo dello 0,27%, dopo la banca del Giappone ha rivisto le stime di crescita del Paese: per l'anno finanziario 2021/2022 in corso al ribasso: +2,8% rispetto al 3,4% precedente. per il prossimo 2022/23 al rialzo (+3,8% da 2,9%) e ancora al ribasso per il 2023/24 a +1,1% da +1,3%.

Tornando a Piazza Affari le vendite continuano su tutti i comparti, a partire dai finanziari, guidati al ribasso delle banche. Mentre sono in rialzo i titoli legati al petrolio. Lo spread tra Btp e Bund sale a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano all'1,308%.

In fondo al listino troviamo Banca Generali (-2,2%) e Prysmian (-2,5%). Tra gli istituti di credito sono in flessione Banco Bpm (-1,9%), Bper (-1,2%), Intesa (-1,3%), Unicredit (-0,3%), Mps (-1%). In rosso anche Generali (-0,5%), nel giorno del consiglio d'amministrazione. Male Tim (-1,8%), nel giorno della riunione per le linee guida del nuovo piano industriale. Seduta difficile anche per Moncler (-2,4%), con gli altri titoli del lusso Cucinelli (-3%), Ferragamo (-1,6%) e Tods (-3,1%). Procedono in terreno positivo Eni (+0,3%) e Tenaris (+0,8%), mentre è in calo Saipem (-0,6%).

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Sul mercato dei cambi, l'euro oscilla sulla soglia di 1,14 dollari e passa di mano a 1,1399 (1,404 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 130,899 yen (130,65) quando il biglietto verde vale 114,829 yen (114,58). Per quanto riguarda il prezzo del greggio: il contratto consegna Marzo sul Brent guadagna l'1,7% a 87,95 dollari al barile e quello scadenza Febbraio sul Wti l'1,67% a 85,7 dollari al barile.

Spunta invece in Borsa Officina Stellare, dopo la notizia che la società ha ottenuto una nuova commessa da 8,5 milioni di euro. I titoli della quotata su Euronext Growth Milan, il mercato dedicato alle Pmi, salgono del 6,45% a 16,3 euro, con un massimo toccato a 16,4 euro, mettendo a segno la migliore performance di Piazza Affari.

Prima dell'apertura dei mercati, la società attiva nella progettazione e produzione di strumentazione optomeccanica di eccellenza nei settori dell'Aerospazio, della Ricerca e della Difesa ha comunicato di essersi aggiudicata una fornitura di una serie di telescopi spaziali e lo sviluppo in parallelo di un nuovo modello a piu' alte prestazioni, che costituiranno il sottosistema principale dei payload ottici multispettrali ad alta risoluzione operanti nelle lunghezze d'onda del visibile e del vicino infrarosso, e destinati ad operare dall'orbita bassa (LEO). Il controvalore del contratto è di 8,5 milioni di euro e il programma di consegne decorrera' dal secondo trimestre 2022, per completarsi nell'arco dei prossimi due anni. 

Sottotono a Piazza Affari anche Atlantia, in una giornata di vendite generalizzate su tutti i settori, dopo aver annunciato una acquisizione in Germania. I titoli del gruppo scendono dello 0,78% a 17,105 euro, con un minimo toccato a 16,975 euro, facendo comunque meglio del Ftse Mib, che è in calo dello 0,97%.

Poco significativi gli scambi: sono passati di mano circa 127mila pezzi, a fronte di una media degli ultimi trenta giorni per l'intera seduta di 1,449 milioni. Ieri sera, Atlantia ha annunciato di aver firmato con il gruppo Siemens il contratto per l'acquisto di Yunex Traffic (ne abbiamo scritto qui) per 950 milioni (enterprise value) a valere su risorse finanziarie gia' disponibili, dopo un processo competitivo durato alcuni mesi. 

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