Eataly lascia l'amaro in bocca a Farinetti, sommerso da milioni di debiti

Il gruppo di ristorazione e food retail fondato da Oscar Farinetti non sta dando i risultati sperati, registrando una perdita nel 2022 di 25,8 mln

di Andrea Giacobino
Oscar Farinetti
Economia

Eataly sprofonda nei debiti

Ancora una forte perdita per Eataly, il gruppo di ristorazione e food retail, fondato da Natale “Oscar” Farinetti e di cui il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi avrà a breve il 52%.

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Qualche settimana fa, infatti, i soci si sono ritrovati per approvare l’esercizio 2022 chiuso nella parte civilistica con un rosso di 25,8 milioni di euro, peggiore di quello di 22,1 milioni del precedente bilancio. Il disavanzo è stato riportato a nuovo e così le perdite accumulate e finora non ripianate sono arrivate a 70 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 58,7 milioni.

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Poco diversi i numeri del consolidato in quanto il rosso anno su a anno diminuisce da 31,2 a 28,6 milioni e ciò anche se i ricavi sono saliti da 462 a 601 milioni e l’ebitda è stato di 25,5 milioni. La relazione sulla gestione spiega che il gruppo, oggi presente nel mondo con 45 negozi, e da dicembre scorso guidato dal nuovo amministratore delegato Andrea Cipolloni, a maggio del 2022 è stato finanziato dai soci per 15 milioni.

Eataly ha poi rinegoziato il finanziamento Sace di 105 milioni mentre a fine 2022 ha incassato 20 milioni come “interim financing” da Investindustrial, garantendosi così liquidità sufficiente fino al closing della vendita della maggioranza al fondo di Bonomi, che dovrebbe avvenire a breve.

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La struttura dell’operazione prevede un aumento di capitale di 200 milioni di euro e un concomitante acquisto da parte di Investindustrial per 140 milioni di una parte delle quote detenute dagli azionisti esistenti. Il restante 48% della società rimarrà nelle mani degli attuali investitori, tra cui la famiglia Farinetti e la società di private equity italiana quotata Tamburi Investment Partners.

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