Eredità Berlusconi, tutto il testamento è impugnabile. Arriva la doccia gelata
Si cerca una complicata intesa con gli avvocati di famiglia. Ma ci sono i nodi delle donazioni in vita e i 230 mln da dare allo zio, a Marta e a Dell'Utri
Eredità Berlusconi, le donazioni fatte in vita complicano tutto. Ecco che succede
Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto e in teoria con quelle tre paginette la questione si sarebbe dovuta chiudere senza grossi problemi e con Marina e Pier Silvio alla guida di Fininvest. Ma invece le cose non sono per nulla semplici e la questione potrebbe protrarsi per anni. Perchè diversi notai concordano su un punto: il testamento è impugnabile. Ma proprio per questo motivo - si legge su Repubblica - i cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora, Luigi si sono messi subito al lavoro per cercare un accordo tra di loro che allontani il più possibile le cause e gli studi legali.
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Dal punto di vista tecnico, infatti, il lavoro è molto complesso: per avere un'idea precisa dell'ammontare del patrimonio di Silvio Berlusconi non basta verificare ciò che è stato lasciato al momento della sua scomparsa (relictum), ma bisogna ricostruire le eventuali donazioni effettuate lungo tutto l’arco di una vita (donatum). I cinque figli cercano, insieme agli avvocati di famiglia, un accordo per delimitare il patrimonio senza passare da una ricostruzione certosina delle donazioni effettuate in vita dal Cav. Il conto dei 230 milioni per Fascina, Paolo e Dell’Utri potrebbe ricadere solo su Marina e Pier Silvio.